Le politiche ambientali, l’innovazione e un nuovo sviluppo del settore tessile sono i pilastri su cui costruire la ripresa post pandemia. Ne è fortemente convinto il sindaco Matteo Biffoni: “In questi anni abbiamo messo in campo politiche per un new green deal, da sempre certi che gli investimenti debbano avere come punto di riferimento la qualità ambientale, che significa maggiore salute, l’innovazione tecnologica e una svolta del settore tessile con sviluppi legati a questi temi, partendo dal recupero della materia prima”. Una progettualità che segue le linee guida europee  e anche dai principi alla base del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) presentato dal Presidente del Consiglio Mario Draghi a Bruxelles per intercettare le risorse europee. “Abbiamo lavorato in sinergia con le categorie economiche e le parti sociali e siamo pronti a presentare un piano progettuale per il Pnrr. Prato può e deve avere un ruolo da protagonista, sono certo che il nostro distretto e i nostri imprenditori siano pronti a questa sfida che si pone esattamente nelle nostre politiche cittadine. Prato ha tutte le carte in regola per diventare valutare di diventare il più importante hub tessile per il recupero degli scarti tessili, nell’unico settore dove questo può essere esteso al 100% della produzione. Questa dovrà essere la sfida comune tra il tessuto economico cittadino e l’Amministrazione”.

Una prospettiva che si accompagna alla richiesta di una programmazione puntuale sull’impiantistica: “Tutto questo va accompagnato da un piano regionale puntuale dei rifiuti – chiosa Biffoni -, compresi gli impianti per lo smaltimento, anche degli scarti tessili, che vanno realizzati e in tempi brevi, altrimenti ci troveremo con costi insostenibili. Su questo è necessario accelerare”.


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