I divieti di spostamento per Pasqua e pasquetta valgono almeno tre milioni di euro di mancati incassi per le strutture agrituristiche della provincia di Pisa. La stima (doppia, se si considera anche il 2020) è di Coldiretti sulla stima dei dati Istat relativa al numero di posti letto e dei coperti per le strutture specializzate nella ristorazione tipica. 

Secondo Coldiretti le nuove strette anti-Covid fermano i programmi di viaggio di un italiano su tre (32%) per vacanze, gite fuori porta o visite a parenti e amici durante le feste di Pasqua e Pasquetta. Nelle oltre 500 strutture agrituristiche verranno a mancare, tra sabato 3 e lunedì 5 aprile, almeno 30 mila pernottamenti e 20 mila pranzi fuori porta nel solo indotto agrituristico.

“Per il secondo anno consecutivo – commenta Fabrizio Filippi, presidente Coldiretti Pisa e della regione Toscana – la Pasqua non segnerà l’inizio della stagione per gli agriturismi e per la nostra bella terra. Abbiamo praticamente perso dieci degli ultimi dodici mesi di normale attività nonostante gli agriturismi siano luoghi sicuri che possono garantire sempre il rispetto delle misure di sicurezza. I nostri agriturismi specializzati nella ristorazione tipica adottano, praticamente da sempre, tutte le misure quali il distanziamento dei posti a sedere facilmente verificabile, il numero strettamente limitato e controllabile di accessi, la registrazione dei nominativi di ogni singolo cliente ammesso. Dispiace non poter ancora aprire. Ci adeguiamo, così come abbiamo sempre fatto con responsabilità, sperando di poter tornare, grazie anche alla campagna vaccini, ad una vita normale e a rivedere presto anche i tanti turisti stranieri”. Coldiretti, in questo senso, guarda con interesse al digital green pass vaccinale per i cittadini europei.


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