Vola in piena autonomia, coprendo distanze fino a quaranta chilometri. E’ stato utilizzato anche durante l’emergenza Covid-19
Il drone della start up toscana Abzero, utilizzato in via sperimentale anche durante l’emergenza Covid-19 per il trasporto di campioni e forniture nelle zone in quarantena, si è piazzato al primo posto nel concorso MyGalileoDrone. Primo su oltre seicento candidati e ottanta selezionati, unico italiano sul podio.
Abzero è una start up incubata al Polo tecnologico di Navacchio in provincia di Pisa e spin-off della Scuola Superiore Sant’Anna. Ha vinto grazie al progetto Nautilus, che prevede una soluzione innovativa di tracciamento nella consegna autonoma di forniture mediche, attraverso per l’appunto un drone. In questo modo porta a casa 100 mila euro per proseguire nello sviluppo del progetto, somma messa a disposizione dall’Agenzia europea per il sistema di navigazione satellitare globale Gsa.
Il drone è completamente automatizzato, dal decollo al volo fino all’atterraggio, e dedicato al trasporto e allo spostamento in emergenza di sangue, emoderivati, medicinali ma anche tamponi tra strutture sanitarie distanti fino a quaranta chilometri. Sette giorni su sette, ventiquattro ore su ventiquattro.
“E’ un premio che rende onore alla Toscana e alla capacità di innovazione espressa dai nostri centri di ricerca – commenta l’assessore regionale all’economia Leonardo Marras – Complimenti a Abzero per il risultato, ulteriore dimostrazione dell’importanza, per il nostro sistema economico, di investire nel trasferimento tecnologico e di sostenere lo sviluppo di start up”.
Di recente, nei primi mesi dell’anno, sono stati finanziati gli ultimi progetti dei trentasette ammessi dopo il bando di agosto riservato alle start up innovative. Le risorse messe a disposizione dalla Regione ammontano a 1 milione e 750 mila euro.