Una panchina dipinta di rosso si staglia nella bella piazza di Montefiridolfi, borgo immerso nella campagna chiantigiana. Una seduta per i cittadini, ma soprattutto un simbolo e un messaggio lanciato dalla comunità della frazione sancascianese per sottolineare la necessità di contrastare il fenomeno del femminicidio, sempre più diffuso sul territorio nazionale, e prevenire le diverse forme di violenza, fisica, verbale, psicologica, economica, perpetrata a danno delle donne di ogni età. Nata da una proposta dell’associazione Montefiridolfi, presieduta da Silvano Giuntini, l’iniziativa è stata presentata alla vigilia della Giornata internazionale della donna, con la partecipazione degli assessori Elisabetta Masti, Maura Masini e Niccolò Landi e delle cittadine e dei cittadini di Montefiridolfi che hanno accolto e apprezzato l’installazione della panchina rossa. Alla cerimonia ha preso parte anche Don Rosario Landrini che ha benedetto la seduta su cui l’associazione ha posto una targa dedicata alle donne che hanno subito violenza.
L’associazione Montefiridolfi, costituita da una decina di volontari, è incaricata dal Comune nella gestione e nella manutenzione delle aree verdi, del campo sportivo e degli spogliatoi della frazione. “Nella piccola località in cui viviamo una panchina si accende di rosso e spezza la nostra quotidianità per rievocare la memoria delle numerosissime donne, vittime di violenza che hanno perso la vita per mano di uomini – dichiara uno Paolo Ermini dell’associazione Montefiridolfi – un piccolo gesto, realizzato grazie al supporto del Comune, con cui intendiamo sensibilizzare soprattutto le nuove generazioni perché ogni essere umano si adoperi per l’eliminazione della violenza sulle donne”. Il sindaco e gli assessori hanno ringraziato l’associazione che svolge un ruolo attivo per la comunità. “Un esempio virtuoso di cittadinanza attiva che l’associazione esprime tutto l’anno, con spirito collaborativo e puntualità – hanno aggiunto gli amministratori comunali – nel momento in cui il femminicidio rappresenta un tema centrale e ricorrente nelle cronache nazionali poter contare nei valori della nostra comunità rafforza il senso di unità e condivisione che è necessario mettere in campo nell’azione di prevenzione e contrasto alla violenza sul mondo femminile”. Sedendosi sulla panchina di Montefiridolfi ogni persona potrà ricordare il posto che le donne avrebbero potuto occupare prima che un uomo decidesse di togliere loro la vita. Nel territorio comunale di San Casciano sono presenti altre due panchine rosse, una in piazza della Repubblica, nel capoluogo, l’altra in piazza in un’area a verde degli alloggi Erp di Cerbaia, in via Bellucci.