Uno sportello di ascolto e un servizio che mira ad offrire un sostegno qualificato alle famiglie nella complessità del momento di emergenza sanitaria che la comunità sta vivendo. È il nuovo progetto elaborato e messo in atto dal Comune di Barberino Tavarnelle che si propone di sostenere i genitori nel percorso educativo e nella attività quotidiana di gestione e crescita dei figli.

Il progetto è rivolto a genitori di bambini e bambine, ragazzi e ragazze, di età compresa tra 0 e 14 anni che frequentano le scuole di ogni ordine e grado presenti sul territorio comunale. Attivo in forma gratuita dal 15 marzo, il servizio si protrarrà fino alla fine dell’anno scolastico e mette a disposizione quattro appuntamenti al mese. Gli incontri si svolgeranno in modalità on-line con la possibilità di prenotarsi alla casella di posta elettronica sportellopsicologico014@coordinateformazionecom. Il servizio prevede che i colloqui siano svolti nel massimo rispetto della riservatezza e della privacy.

“Intendiamo dare un aiuto concreto – dichiara l’assessore alle Politiche educative Marina Baretta – e rafforzare il senso e il valore di quel patto educativo, incentrato sulla corresponsabilità sociale, in cui energie, ruoli e competenze dei soggetti che lo promuovono, ente locale, scuola e famiglia, si integrano per realizzare l’alleanza che è necessario praticare soprattutto in questo momento. Il servizio eroga un sostegno telefonico rivolto a tutte quelle famiglie con minori che poi sono quelle più colpite dagli effetti devastanti dell’emergenza sanitaria e dalle restrizioni che impongono le disposizioni governative. Comprendiamo le gravi difficoltà cui devono far fronte i genitori alle prese con l’esigenza di trovare un punto di equilibrio tra il lavoro e le attività di cura e supervisione delle attività dei figli. Con questo progetto ci poniamo l’obiettivo non solo di rispondere all’emergenza che purtroppo può causare un allargamento delle diseguaglianze economiche ed educative tra i nuclei familiari, come anche il rischio di violenza domestica, ma di individuare le necessità e di intervenire sul sistema del Welfare locale e del sistema dei servizi educativi e sociali in modo più efficace e mirato”.


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