Il Comune di Prato promuove la cittadinanza attiva e la partecipazione dei cittadini stranieri attraverso la gestione condivisa dei beni comuniL’assessore Simone Mangani: “Il Protocollo punta a innescare processi virtuosi di progettazione e collaborazione”

Continua l’impegno dell’Amministrazione comunale nel favorire forme di innovazione sociale e di collaborazione con i cittadini per la cura, la gestione e la rigenerazione dei beni comuni, materiali e immateriali, dando attuazione al principio di sussidiarietà orizzontale sancito dalla Costituzione.

In applicazione del Regolamento comunale per la gestione condivisa dei beni comuni urbani, adottato nel 2017, oggi il sindaco Matteo Biffoni ha sottoscritto un Protocollo d’intesa tra Regione Toscana, Anci Toscana e alcuni comuni toscani per la valorizzazione dei beni comuni come strumento di promozione della cittadinanza attiva dei cittadini stranieri sia come singoli, sia attraverso forme associative.

Il Protocollo nasce all’interno del Progetto Savoir Faire approvato dal Ministero dell’Interno finanziato con fondi FAMI (Fondo Asilo, Migrazione e Integrazione) che vede Anci Toscana in qualità di capofila.

“L’impegno del Comune di Prato nell’adozione del Protocollo – sostiene l’assessore all’Immigrazione e Cittadinanza Simone Mangani – è in primis quello di analizzare i bisogni attraverso un dialogo diretto con i cittadini dei paesi terzi e con le associazioni nate all’interno delle comunità migranti presenti a Prato, molte di queste in contatto con il mondo della scuola e della formazione. Il Protocollo intende innescare processi virtuosi di progettazione partecipata e collaborazione nell’ambito della valorizzazione del patrimonio e delle conoscenze del territorio, stimolare e favorire la sperimentazione di progetti innovativi e dare visibilità alle buone prassi messe in atto dalle istituzioni e dai soggetti associativi”.


Prato: denunciata cittadina cinese per favoreggiamento della prostituzione

Tessile: Capecchi (FdI): tutela ed economia circolare