Condividiamo l’appello del Sindaco di Firenze al Governo affinché definisca presto e bene un piano strategico di rilancio delle città d’arte. Il turismo non é certo uno schema unico; la specificità di quello delle città d’arte non può non avere un suo giusto riconoscimento.

Noi crediamo però che tale riconoscimento non possa risolversi unicamente in interventi emergenziali, per quanto necessari, ma debba invece costituire il presupposto per cambiare radicalmente il modello turistico che città come Firenze hanno conosciuto in questi anni.

Modello che, per come si é strutturato, attribuendo assoluta centralità alla rendita, dopo aver privatizzato i profitti rischia di socializzare le perdite a danno della collettività ed in particolare del lavoro che in questi mesi sta pagando drammaticamente il prezzo più alto.

Ecco perché noi crediamo che questo confronto con il Governo occorra certamente farlo ma, come si dice, va fatto a tutto tondo, allargandolo ad aspetti fondamentali come il blocco dei licenziamenti, gli ammortizzatori sociali speciali ed ordinari, il lavoro e le sue politiche attive, la fiscalità generale.

Firmato: Gianluca Lacoppola (Cgil Firenze), Maurizio Magi (Filcams Cgil Firenze)


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“Nardella, se ha 250 milioni , li destini alle categorie danneggiate dalla crisi”