Con la pandemia è cresciuta la necessità di avere un PC in casa, sia per consentire ai ragazzi di partecipare alle attività di didattica a distanza, che ai cittadini di accedere ai tanti servizi, sempre più online.

Il Comune di Empoli, ancora una volta insieme alle realtà associative cittadine e alla solidarietà della popolazione, cerca di dare una risposta concreta attraverso il progetto ‘Digitale civile’.

L’obiettivo è reperire, rigenerare e donare ai cittadini, con preferenza per gli studenti che frequentano gli Istituti scolastici empolesi di ogni ordine e grado, dispositivi e strumenti oggi necessari.

«Il progetto nasce all’interno del Cantiere per il Distretto dell’economia civile di Empoli, in cui è stato attivato un gruppo di lavoro coordinato da Legambiente, con l’obiettivo di attenuare il divario digitale tra chi ha accesso alla tecnologia e chi no. Lo abbiamo chiamato digitale civile – spiega l’assessore alle politiche sociali Valentina Torrini –, perché tiene assieme l’ambito della tutela ambientale, grazie alla riduzione dei rifiuti e al riciclo dei PC, con quello sociale, andando ad intercettare il bisogno di quelle famiglie che hanno necessità di dotarsi dei dispositivi. Il prossimo passo è quello di attivare percorsi di alfabetizzazione e consapevolezza degli strumenti di cittadinanza digitale. Ringrazio le realtà che si sono messe a disposizione in questo nuovo progetto. Dobbiamo occuparci del mondo digitale ed imparare a viverlo tutti insieme».

I cittadini, ma anche aziende o altre realtà, possono donare i propri personal computer accedendo al sito http://digitalecivile.golem.linux.it/.


L’associazione Golem si occuperà di rigenerarli per metterli a disposizione dei cittadini. Il Comune raccoglierà le richieste che gli Istituti scolastici vorranno far pervenire, mettendo a disposizione i PC agli studenti che non hanno un dispositivo adeguato. Possono presentare domanda anche i cittadini compilando il modulo direttamente dal sito del Comune di Empoli oppure negli sportelli messi a disposizione da ARCI Empolese Valdelsa (0571 84 42 79), Auser Filo d’Argento Empoli ODV (0571 711 112) e Cowo di E (345 178 18 36), coinvolte nel progetto insieme a Golem, Legambiente Empolese Valdelsa, COESO Empoli, Croce Rossa Italiana, Misericordia e Pubbliche Assistenze.

INFORMAZIONI dal GOLEM – Il GOLEM compie, all’interno del progetto, le operazioni di verifica dell’idoneità del materiale informatico ed il successivo ricondizionamento.

L’accettazione è limitata infatti ai soli computer fissi e portatili, dispositivi su cui è ancora possibile operare fisicamente per migliorarne le prestazioni ed estenderne le funzionalità, con al massimo 10 anni di età. Quest’ultimo vincolo è dettato dalla destinazione d’uso principale, ovvero l’uso di software per videoconferenza per la didattica a distanza.

Se i vincoli sono soddisfatti, il materiale viene raccolto (dai volontari di Pubbliche Assistenze, Croce Rossa, Misericordia) presso la sede del GOLEM, l’Officina Informatica. Qui entrano in gioco i suoi volontari: innanzitutto eseguono una operazione di pulizia, sia fisica che “informatica”, sanificando con opportuni prodotti e rimuovendo qualsiasi dato preesistente dai supporti di memoria. Dopodiché, su ciascun dispositivo viene installato il sistema operativo GNU/Linux ed un vasto assortimento di software libero, con un occhio di riguardo per la didattica (e la cittadinanza digitale). Infatti, oltre a lenire il fenomeno del divario digitale, è azione del progetto l’educare il cittadino ad un uso consapevole della tecnologia che ha, o avrà, a disposizione.

Al termine, ciascun computer viene schedato e reso disponibile alle associazioni che si occuperanno delle consegne.


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