E’ in dirittura d’arrivo il progetto per il restauro e la valorizzazione delle mura, per il quale l’amministrazione Tambellini ha ottenuto un finanziamento di 2 milioni di euro da parte del Ministero per i Beni e le Attività culturali.

Le linee principali sulle quali è stata impostata tutta la progettazione sono state approvate dalla giunta comunale nel maggio del 2019: a queste sono seguiti gli approfondimenti affidati all’agronoma Irene Benvenuti per il patrimonio arboreo, all’architetto Stefano Dini per gli interventi legati al restauro e all’accessibilità del monumento, all’ingegnere Fabio Bandini e all’architetta del Comune Alessandra Ghizzardi per il nuovo tratto di percorso pedonale sugli spalti. I nuovi interventi sono stati progettati in linea con l’articolato programma di valorizzazione di cui è stato oggetto il monumento cittadino nel corso degli ultimi anni dell’amministrazione Tambellini che ha visto il restauro di tutto il paramento esterno, delle porte, delle sortite e degli spazi interni ad alcuni baluardi, la riqualificazione delle pavimentazioni, l’implementazione dei percorsi di visita, la riqualificazione dell’impianto di illuminazione pubblica, l’illuminazione del paramento esterno, il recupero degli edifici esistenti, oltre a interventi mirati alla conservazione del patrimonio vegetale.

“A ottobre è stata convocata la conferenza dei servizi – spiega a questo riguardo l’assessore ai lavori pubblici Celestino Marchini – che ha avuto una durata di tre mesi. Nel corso della conferenza la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le Province di Lucca e Massa Carrara ha dato alcuni suggerimenti e chiesto alcune integrazioni della documentazione relativamente alla cartellonistica, documentazione che stiamo presentando. Agli inizi del mese di marzo si prevede di chiudere la conferenza e quindi procederemo ad approvare il progetto definitivo in giunta. A quel punto, considerando l’importanza dell’intervento, anche se il passaggio tecnicamente non è necessario, intendiamo portare il progetto in visione ai consiglieri comunali nell’ambito della commissione dei lavori pubblici”.

Successivamente al progetto definitivo, sarà predisposto il progetto esecutivo, che darà formalmente avvio alla fase di gara. I lavori saranno divisi in due lotti: il primo riguarderà la passeggiata delle mura, con interventi previsti sui parapetti esterni, sui lati interni e sulle alberature; il secondo interesserà gli spalti, con il completamento dell’anello dei percorsi pedonali e ciclabili tutt’intorno al monumento cittadino e con nuove piantumazioni di alberi. Le due gare d’appalto sono previste fra maggio e giugno: l’avvio dei lavori di entrambi i lotti in estate.

Cosa prevedono i due lotti di intervento.

Per la passeggiata delle mura, la progettazione è stata volta ad accrescere l’accessibilità del monumento, migliorandone al contempo la sicurezza e tenendo fermo come assunto di base che le mura di Lucca hanno avuto nella storia due funzioni, quella di struttura di difesa militare e quella di parco urbano, che devono continuare ad avere pari dignità ed importanza.

Nello specifico, il progetto prevede la risagomatura dei parapetti su tutto il perimetro esterno, realizzato con profilatura delle superfici a verde. L’intervento avverrà senza sostanziali modifiche della conformazione esterna delle mura e con il contestuale recupero e consolidamento della morfologia originaria all’interno dei baluardi. Saranno inoltre restaurate piccole parti murarie nei punti di raccordo tra le cortine e i baluardi. Nella parte interna delle mura saranno estesi a quasi tutto il perimetro del monumento (fatta eccezione per il tratto compreso fra Porta San Iacopo e la casa del Boia) parapetti metallici come quelli già esistenti in alcuni tratti. L’immagine delle nuove balaustre, coordinata con quella degli elementi di arredo urbano esistenti in foggia ottocentesca, contribuiranno ad armonizzare l’immagine interna delle mura come parco urbano. Gli stessi parapetti metallici saranno inseriti anche all’interno dei baluardi, in corrispondenza delle cannoniere e dei punti scoscesi meno visibili. Sarà poi riorganizzato complessivamente l’arredo urbano esistente. In particolare verranno rimossi tutti i cartelli esistenti, installati in tempi diversi e per diverse finalità, e sostituiti con una sola tipologia di cartelli/totem informativi, sui quali saranno integrate le informazioni turistiche con tutte le indicazioni riguardanti la fruizione in sicurezza degli spazi. I nuovi cartelli saranno coordinati con gli altri elementi di arredo urbano e per le informazioni di tipo storico- architettonico non è escluso il ricorso alle nuove tecnologie, con un QR-code associato a un’App che permetterebbe di avere diverse tipologie e diversi livelli di lettura del monumento, anche implementabili nel tempo.

Con l’intervento sugli spalti delle mura si andrà a chiudere definitivamente l’anello dei percorsi pedonali che corre esternamente al monumento in adiacenza alla circonvallazione. L’intervento riguarda il tratto compreso tra Porta San Donato e Porta Elisa: è prevista la riqualificazione del camminamento, per una lunghezza di circa 2 chilometri e mezzo, da Porta San Donato fino a Porta Santa Maria passando per Viale Carlo del Prete, e dalla rotatoria di viale Matteo Civitali fino a raggiungere Porta Elisa. La riqualificazione del percorso sugli spalti sarà realizzato in analogia con i tratti già sistemati, dando continuità ai percorsi pavimentati in asfalto natura ed eliminando le barriere architettoniche ancora esistenti.

Infine per quanto riguarda il patrimonio arboreo, il progetto prevede da una parte la conservazione dell’esistente, e in questo senso fornisce indicazioni per la sua corretta gestione agronomica; dall’altra è previsto il reimpianto completo (o quasi) di tutte le alberature di alcune cortine, baluardi e tratti di viali di circonvallazione, dove si trovano alberi più senescenti, ammalorati e ormai compromessi. Una parte di questo progetto intersecherà i due distinti lotti di intervento (in particolare lungo il nuovo tratto di percorso pedonale sugli spalti saranno messi a dimora 174 nuovi alberi), ma nella sua interezza sarà realizzato progressivamente nel corso dei prossimi 10 anni. Per quanto riguarda le specie, il progetto privilegia quelle già presenti storicamente sul monumento escludendone però alcune (come l’acero di monte e l’acero riccio), in considerazione del fatto che le temperature medie continueranno ad innalzarsi e le precipitazioni diverranno più irregolari causando lunghi periodi di aridità. Una riflessione particolarmente accurata è stata fatta in merito alla possibilità di riproporre o meno l’impianto di platano, notoriamente afflitto dal cancro colorato. Il platano, oltre ad aver costituito per quasi due secoli la specie forse più rappresentativa della cerchia muraria, è un albero con un alto valore ornamentale e perfettamente idoneo al clima. Il progetto propone quindi di riutilizzarlo, ma solo per realizzare filari singoli e con distanze di 12 metri fra gli alberi, così che possano crescere liberamente senza ricorrere alle potature e in modo da ridurre anche gli innesti fra le radici, fattori, questi, che giocano un ruolo fondamentale nella diffusione del cancro colorato.


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