I funzionari dell’Agenzia dogana e monopolio di Pisa hanno accertato, in collaborazione con il nucleo di polizia Eeonomico-finanziaria della Guardia di Finanza di Pisa, un’evasione di accisa per 6.454.858 euro a carico di un deposito commerciale di prodotti energetici. L’attività di verifica ha potuto giovarsi degli esiti e degli elementi di prova acquisiti nell’ambito di una complessa indagine delegata dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Pisa e coordinata dalla sezione antifrode dell’ufficio antifrode e controlli e dal nucleo di polizia e della Guardia di Finanza di Pisa. Un’indagine conclusasi nell’arco di pochi mesi con l’emissione, tra gli altri, di 20 provvedimenti di natura cautelare, restrittivi delle libertà personali.
A seguito di un’attenta e meticolosa verifica delle contabilità del deposito, gestito di fatto da un’associazione a delinquere ramificata su tutto il territorio nazionale, sono stati rinvenuti 239 documenti falsi, mediante i quali sono stati introdotti nell’impianto 10.339.720,71 litri di prodotto petrolifero, sottratto all’accertamento e al pagamento delle relative imposte. Il prodotto, sottoposto ad analisi qualitative da parte dei laboratori chimici dell’agenzia delle dogane, è risultato essere una miscela costituita da vari tagli di idrocarburi, fiscalmente classificabili come oli lubrificanti e veniva commercializzato in varie regioni d’Italia dall’organizzazione criminale attraverso varie società ‘cartiere’, trasportato da autisti compiacenti, consentendo la vendita a prezzi più bassi con conseguente distorsione del mercato e concorrenza sleale.