Abbiamo ricevuto e pubblichiamo la risposta a Cia Toscana Nord da parte di Lucca per l’ambiente ed Europa Verde Lucca sul problema grave dei danni all’agricoltura da parte dei cinghiali.
“I cinghiali non si toccano, forse è l’ora di focalizzare l’attenzione sui veri responsabili dei danni all’agricoltura, ossia i cacciatori che con i loro metodi di allevamento semi-brado di questa specie sono colpevoli della situazione. Gli agricoltori e i loro rappresentanti dovrebbero chiedere i danni alle associazioni e ai singoli cacciatori. Rischiamo di pagare più di una volta i danni inferti da questi signori che si definiscono, sbagliando, amanti della natura. Da un lato paghiamo, attraverso le tasse, gli agricoltori che devono essere rimborsati, dall’altro paghiamo i costi diretti dei danni ambientali di queste persone che per il loro tornaconto economico e di divertimento personale imbastiscono vere e proprie mattanze girando armati nei campi anche in prossimità delle abitazioni e mettendo a rischio anche i privati cittadini.
A fine mese termina la caccia al cinghiale, si, ed è una buona notizia per i frequentatori dei boschi a 2 e 4 zampe, finalmente non saranno pervasi dalla paura di essere colpiti, anche se accidentalmente, dal fuoco di qualche sprovveduto cacciatori. La politica è responsabile non solo di una categoria di persone che amano girare armati per i boschi, ma anche chi quei boschi li vuole vivere passeggiando in tranquillità. Qualcosa ci dice che sono più numerose le persone di questa ultima categoria che iniziano ad averne le scatole piene di persone che hanno più privilegi di altri, come quello di girare liberamente mentre molti, per responsabilità civica, restano a casa per provare a fermare questa pandemia.
Considerare la caccia come l’unico modo di arginare la diffusione dei cinghiali è un ragionamento del tutto anacronistico e privo di fondamenta. Infatti la caccia, oltre ad essere un’attività barbara e crudele, è del tutto inefficace anche sotto questo punto di vista: l’abbattimento indiscriminato dei cinghiali induce l’effetto boomerang, e un aumento di fertilità delle femmine superstiti (vedi gli studi del Prof. Meriggi, docente di Etologia presso l’Università di Pavia e del Prof. Mazzatenta dell’Università di Chieti). Cosa che non può che far piacere al cacciatore, che avrà a disposizione più prede. Esistono invece altri metodi per arginare la diffusione degli ungulati, molto più degni di una società civile, come la cattura e il trasporto in aree meno densamente popolate ed eventualmente la sterilizzazione selettiva. Noi di Europa Verde non siamo sordi di fronte alle richieste di aiuto degli agricoltori, e siamo pronti a dialogare e a trovare insieme soluzioni che siano proficue per tutti, compresi anche gli abitanti dei nostri boschi. I nostri ecosistemi sono sotto attacco a causa della crisi climatica e dell’inquinamento, non peggioriamo la situazione dando totale carta bianca ai cacciatori.Europa Verde Lucca e Lucca per l’ambiente vigileranno sul rispetto delle leggi e del buonsenso anche politico.”