Attraverso il sito ‘subito.it’ comprava oggetti, ma al momento dell’acquisto metteva in atto la truffa che portava il venditore a versare la cifra, anziché incassarla. Lo hanno scoperto i carabinieri della stazione di Pontremoli (Massa) che hanno denunciato una donna di 43 anni milanese e residente in provincia di Milano come autrice della truffa.

La vittima è una donna di 50 anni di Pontremoli che, nel luglio scorso, aveva messo in vendita dei mobili ricevuti in eredità per la cifra di 1.200 euro. Qualche giorno dopo la pubblicazione dell’annuncio la donna viene contattata da un probabile acquirente che le conferma la volontà dell’acquisto senza contrattare sulla cifra. Arrivato il momento del pagamento, l’uomo ha convinto la vittima a recarsi all’ufficio postale sotto casa, preannunciandole che quando sarebbe arrivata nella sede dell’ufficio le avrebbe spiegato cosa avrebbe dovuto fare per ricevere il pagamento. La signora pontremolese arrivata alle poste, non troppo avvezza alle nuove tecnologie, seguendo le istruzioni del suo compratore, invece di incassare 1.200 euro è stata raggirata e praticamente indotta a fare una ricarica per la stessa cifra su una postepay. Solo quando la vittima è tornata a casa ha capito che non aveva incassato, ma aveva speso e non le è rimasto che rivolgersi ai carabinieri. 

I militari hanno scoperto il giro fraudolento di questi versamenti su una postepay intestata alla 43enne milanese, una prestanome pluripregiudicata che, d’accordo  con un complice, è riuscita a raggirare anche altre persone in giro per tutta Italia. 


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