Questa mattina una rappresentanza dell’Unione Sindacale di Base (Usb) ha manifestato davanti la stazione di Pisa per protestare contro la sentenza sulla strage di Viareggio. In contemporanea manifestazione di Usb anche davanti il Consiglio Superiore della Magistratura a Roma
“Con la sentenza sulla strage di Viareggio – scrive Usb – nella quale 32 persone morirono nelle loro case incendiate dall’esplosione del gpl fuoriuscito da una cisterna trasportata dal treno deragliato in stazione, la Corte di Cassazione ha affermato che la responsabilità delle imprese produttive che operano nel Paese non è perseguibile per eventuali danni provocati alla cittadinanza tutta, nell’esercizio della stessa impresa. Con la decisione di far decadere l’aggravante per violazione della normativa sulla sicurezza sul lavoro – spiegano – per i reati contestati di omicidio e lesioni plurimi, la Cassazione ha consentito alla maggior parte degli imputati di beneficiare della prescrizione dei reati a loro ascritti nelle due sentenze precedenti, rimandando tutti a nuovo processo d’appello per la ridefinizione delle pene con un inaccettabile depotenziamento dell’impianto accusatorio originario”.
“Questa sentenza – aggiunge Usb – oltraggia le sacre aspettative di giustizia dei familiari delle 32 vittime e porta un attacco gravissimo al diritto di tutela della salute e della sicurezza di cittadini e lavoratori tutti, e questo a fronte del tremendo crescendo degli infortuni mortali sul lavoro, soprattutto nell’ambito delle attività ferroviarie. A fronte di questo scenario, si rende necessaria una forte e immediata risposta per riaffermare con determinazione la prevalenza dei diritti delle persone su quelli del profitto d’impresa, all’interno della campagna lanciata da USB per introdurre il reato di omicidio sul lavoro”.
mpo