Una festa spontanea in strada, con oltre un centinaio di persone a ballare senza alcuna distanza di sicurezza e in molti casi senza mascherina. È successo ieri sera a Lucca, nei pressi della Porta dei Borghi.
Attorno alle 21, secondo quanto denunciano diversi commercianti della zona, alcuni ragazzi con casse portatili a bordo di biciclette hanno fatto partire la musica e in breve tempo decine e decine di altri ragazzi si sono lasciati contagiare dai balli. Il tutto senza alcuna distanza di sicurezza e in molti casi senza dispositivi di protezione individuale, come dimostrano i video postati sui social dagli stessi commercianti del centro storico di Lucca. Musica e balli mentre tutti i locali della zona avevano regolarmente chiuso alle 18. Dopo oltre un’ora di assembramento, stando alle testimonianze, sono state le forze dell’ordine a disperdere la folla.
Il presidente della Provincia Menesini
Le immagini di ieri sera a Lucca fanno male alla nostra comunità e fanno male alle attività commerciali”. Lo scrive su Facebook il presidente della provincia di Lucca Luca Menesini.
Menesini lancia un appello ai giovani. “Vi abbiamo già chiesto tanto, tantissimo, e purtroppo tocca chiedervi ancora di evitare gli assembramenti, di evitare di stare vicini senza mascherina. Siamo a gennaio, manca ancora un po’ alla primavera-estate, non possiamo permetterci una ripresa forte del Covid, perché vorrebbe dire ancora tanta sofferenza e tanti morti. Vi chiedo responsabilità provando dispiacere, perché sarei felicissimo di potervi dire che siamo fuori dal tunnel. Ma non è così: si vede la luce in fondo, ma dobbiamo fare in modo di non cadere in nessuna buca nel frattempo”.
Il presidente si rivolge ai giovani: “Abbiamo bisogno ancora di voi in questa lotta. So che avete perso mesi e mesi di bella scuola, so che avete voglia di vita ed è giusto, so che vi manca la normalità e le esperienze sociali e personali di crescita e di conoscenza di se stessi. Da padre sento tutta la preoccupazione per questo e ne sono dispiaciuto. Perché la maggioranza dei nostri giovani sta affrontando questa emergenza dolorosa e faticosa in modo esemplare e io ne sono orgoglioso. Non riteniamo una piccola parte di loro rappresentativa della maggioranza dei nostri giovani. Perché per tanti che fossero i ragazzi e le ragazze che ballavano in città ieri sera, sono molti di più quelli che erano a casa, da soli. Quindi non generalizziamo e non riaccendiamo le divisioni: non fa bene a noi, non fa bene alla lotta al Covid e non fa bene per la ricostruzione post-Covid. Ai ragazzi e alle ragazze che hanno ballato e fatto assembramenti con la mascherina abbassata dico: non fatelo. Non va bene, non possiamo permettercelo, si rischia di sprofondare di nuovo nel buio. Non è ancora il momento. Ci vuole ancora responsabilità, grande responsabilità e deve essere da parte di tutti: ve lo chiedo io che sono uno che soffre nel chiedere alle persone di limitarsi nelle espressioni sociali di affetto e di gioia. Riprecipitare nell’emergenza piena – conclude il presidente di provincia- è ancora troppo facile, bisogna aspettare. Dobbiamo arrivare a fine mese-metà febbraio per capire se ci sono condizioni più gestibili o meno. Pertanto, davvero, facciamo ancora uno sforzo. Quella gioia di vivere è bellissima ed emozionante: tenetela lì in caldo. Ne usciremo, ne usciremo, tutti insieme.
E balleremo finalmente di vera gioia”.