on una cerimonia per l’emissione e annullo di un francobollo commemorativo alle Poste centrali, hanno avuto il culmine mercoledì 9 dicembre le iniziative per ricordare Carlo Azeglio Ciampi (Livorno 1920 – Roma 2016) nel giorno in cui il presidente emerito avrebbe compiuto 100 anni.
Iniziative che hanno visto due convegni e la proiezione di un documentario, oltre che appunto la cerimonia di “primo giorno di emissione” del francobollo, alla presenza, oltre che del direttore delle Poste Fabio Gallinella, del sindaco di Livorno Luca Salvetti e dell’assessore alla Cultura Simone Lenzi.
Presente alle Poste di via Cairoli uno dei figli di Ciampi, Claudio, che si è detto “commosso e grato” di come il padre è stato ricordato dalla sua città e dalla sua terra. Una persona che nei suoi sette anni da presidente della Repubblica non ha mai parlato di sé come un uomo politico, ma soltanto come un cittadino al servizio dello Stato.
“Per noi le celebrazioni per Carlo Azeglio Ciampi sono iniziate nel 2019, quando gli abbiamo intitolato la Rotonda d’Ardenza”, ha voluto ricordare il sindaco Luca Salvetti, riprendendo il messaggio per Ciampi pubblicato oggi sul sito dell’Anci nazionale.
“Ciampi era un livornese che amava la propria città, passeggiava per le strade del centro e andava allo stadio a seguire la squadra del cuore. Ma è stato nel contempo una figura di grande spessore, che ha puntato sull’unità del Paese in tutti i ruoli che ha ricoperto, da Governatore della Banca d’Italia a Presidente del Consiglio e infine da Presidente della Repubblica Italiana. Uomo delle istituzioni, Ciampi ha riavvicinato l’Italia e gli italiani ai simboli della Repubblica, l’inno di Mameli, la parata del 2 giugno ai Fori Imperiali, l’attenzione al Tricolore.
Per tutte le sue qualità ho grande piacere di ricordarlo in questo anno in cui abbiamo celebrato altri due personaggi livornesi, Amedeo Modigliani e Pietro Mascagni”.
“Nel suo mandato – ricorda Salvetti – Ciampi intensificò il dialogo con i territori lanciando l’iniziativa di incontro con le 100 Province italiane”. Inoltre, fu anche “un tenace sostenitore del multilateralismo in ambito internazionale – continua il sindaco – e di un ruolo per l’Europa come approdo di un lungo percorso di civiltà”.
E infine: “oltre ad un grande amore per Livorno, sua città natale Ciampi ha avuto un intenso rapporto con la passione civile propria di un grande italiano al quale la Repubblica deve rendere omaggio”.
“Quando non avevo ancora incarichi amministrativi – ha detto l’assessore Simone Lenzi – rilasciai un’intervista al Foglio dove dicevo che non avrei fatto pace con questa città e finché non fosse stata intitolata la Rotonda d’Ardenza a Ciampi. Come assessore insieme al sindaco ho avuto l’onore di poter mantenere questo impegno che dovevamo alla Livorno migliore. Carlo Azeglio Ciampi ha incarnato il meglio della livornesità, unendo l’aspetto della giocosità a quello della estrema serietà, che gli ha consentito di assumersi responsabilità che avrebbero schiacciato chiunque”.
Il direttore delle Poste, dichiarandosi onorato dell’evento, ha affermato che, da non livornese conoscere Livorno attraverso i suoi personaggi più grandi (in precedenza era stato emesso un francobollo anche per i 100 anni di Modigliani), gli ha fatto venir voglia di non lasciare più questa città.