Siamo di fronte ad un arroganza senza fine, e ad un politica debole e accondiscendente. Valuteremo se segnalare la cosa alla Corte dei Conti un volta letto gli atti con attenzione. Ci riferiamo alla legge regionale votata dal Consiglio nei giorni scorsi, che concede fino a 10 milioni di euro alla proprietà degli scali di Firenze e Pisa, escludendo gli altri piccoli aeroporti toscani, ma senza nessun vincolo di destinazione per il sostegno ai livelli occupazionali, e per giunta – a quanto riportato dalla stampa – senza nessun riscontro oggettivo e certificato delle perdite subite.
E a confermare che non saranno soldi che andranno ai lavoratori in difficoltà causa crisi covid ci ha pensato ieri l’AD di Corporation America, in audizione presso il Consiglio Comunale di Pisa, il quale lo ha dichiarato candidamente, affermando – a quanto appreso – che saranno spesi come la società riterrà più opportuno. Ma la sfrontatezza non si ferma qui, perché avrebbe anche dichiarato che se non arriveranno altri finanziamenti pubblici sarà inevitabile che a scontarla saranno i livelli occupazionali, cioè ci saranno licenziamenti! Insomma non solo si socializzano le perdite e si privatizzano – è un soggetto privato – le perdite (non rendicontate a dovere), ma si pretende che il pubblico continui (lo ha già ampiamente fatto) a foraggiare Corporation America politicamente col “ricatto” occupazionale, oltre a dare lauti finanziamenti per la realizzazione della variante dello scalo fiorentino. Sulla quale ieri il consiglio comunale di Pisa ha detto un no all’unanimità grazie ad una mozione presentata e all’ottimo lavoro fatto da Ciccio Auletta di “Diritti in Comune, Una città in Comune, Possibile PRC”, dove si chiede esplicitamente di non procedere al nuovo iter sulla variante stessa, mentre l’AD di Corporation America ha assicurato in audizione che si andrà avanti come treni.
Sa qualcosa che noi non sappiamo? E Giani da che parte sta? Da quella delle istituzioni o da quella del privato proprietario, dopo che fior di sentenze giudiziarie avevano già messo una pietra tombale sul progetto?. Come se non bastasse nella stessa audizione l’AD avrebbe anche dichiarato il congelamento di ogni investimento sullo scalo pisano. Visti i rapporti di forza e il silenzio della politica sarebbe stato più corretto eleggere direttamente lui a presidente della Regione, visti i risultati che egli ottiene grazie agli atti istituzionali regionali (e forse nazionali). Non staremo a guardare, convinti di non essere soli.
Segreteria regionale Partito della Rifondazione Comunista – Toscana