E’ incredibile e facciamo fatica a crederci, nonostante la pandemia imponga di investire tempestivamente e in modo significativo in sanità pubblica, in Toscana si continua a tagliare.

L’ordinanza del presidente della Giunta regionale n. 107 dello scorso 11 novembre sospende la continuità assistenziale (la cosiddetta “guardia medica”) riducendola a mera consulenza telefonica per tutta la fascia notturna, dalle 24 alle 8. Questo provvedimento rischia di comportare un grave danno al nostro Sistema sanitario regionale.

È inutile ricordare che stiamo vivendo un momento complesso, con ospedali purtroppo già saturi. E proprio in un contesto come questo, il supporto di un medico di guardia a disposizione della comunità con mirati interventi assistenziali domiciliari può aiutare a contenere il numero degli accessi nei pronto soccorso, già in sofferenza a causa della pandemia e che, a causa dei lunghi tempi di attesa in spazi relativamente piccoli di persone con difese immunitarie ridotte, con comorbidità e ancora senza diagnosi, rischiano di trasformarsi in ambienti ad alto rischio di contagio.

Cercare di sopperire alle carenze ormai palesi delle medicina territoriale dimunendo ancora di più i servizi più prossimi del territorio va esattamente all’opposto di quello che si dovrebbe fare, decongestionare i punti di pronto soccorso.

Così come già affermato dal Sindacato dei Medici Italiani, l’ordinanza n.107 costituisce una chiara violazione del Dlgs 502/92,art.8, legge dello Stato, che “garantisce ai cittadini l’attività assistenziale per l’intero arco della giornata e per tutti i giorni della settimana”.

Ancora più grave è che l’interruzione del servizio in ambulatorio delle guardie mediche nelle ore notturne (c’è solo telefonico) venga fatto per reperire medici da schierare nelle attività di tracciamento e nell’assistenza ai positivi negli alberghi sanitari Covid.

Non si è ancora capito che si deve rafforzare il territorio per evitare l’accesso agli ospedali, fonte più significativa di propagazione del contagio? Si continua con una inadeguata gestione della pandemia, e si aggravano i ritardi: i medici per tracciamento e per alberghi sanitari avrebbero dovuto entrare in servizio in estate ma nulla è stato fatto

Questa ordinanza anziché tutelare, potrebbe aggravare il lavoro dei medici, degli infermieri, del personale sanitario già allo stremo delle forze. Sinistra italiana Toscana chiede che questa ordinanza venga quanto prima revocata.


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