“Benché tecnicamente parlando vengano definiti “Reality-Show”, ovvero “show della realtà”, viene da chiedersi come ciò che passa per ore in tv venga percepito dal grande pubblico, dato in pasto a spettatori sempre più “vittima” di certi programmi ed in particolare in tempi di pandemia da Covid-19 sempre più unico sfogo giornaliero. La vicenda alla quale ci riferiamo è l’ennesima di discriminazione nei confronti di persone diversamente abili. Ancora una volta, infatti, in una puntata dell’attuale edizione del “Grande Fratello V.I.P.” è stato usato tra 2 concorrenti, in senso palesemente ed altamente offensivo, il termine “mongoloide”, utilizzato troppe volte per definire le persone disabili, ed in particolare chi con “sindrome di Down” –dichiarano la dottoressa Anna Serra, vice-coordinatrice regionale del Dipartimento Sanità Fdi, Alessandro D’Anteo, coordinatore del Dipartimento Disabilità di Fratelli d’Italia, ed il Consigliere regionale Vittorio Fantozzi (Fdi)– In risposta, a tali becere espressioni, preferiamo rivolgere il nostro pensiero ed il nostro plauso al giovane statunitense Chris Nikic, il primo atleta con la “sindrome di Down” a completare una gara di triathlon Ironman. Poiché le parole assumono un peso importante, e certi contesti vengono presi come esempio dai più giovani, non possiamo, e non vogliamo, soprassedere di fronte ad un tale episodio, che, ripetiamo, non essere il primo. Esprimiamo indignazione riservandoci di mettere in atto altre iniziative a fianco di qualsiasi associazione rappresentanti la Disabilità. Riteniamo che l’esclusione dal suddetto reality della concorrente oggetto dell’esternazione, sia ben poca cosa rispetto alla mancanza avuta nei confronti di chi vive quotidianamente la propria vita con la “sindrome di Down”, ma anche nei confronti di qualsiasi persona diversamente abile che sente usare la propria patologia in senso altamente dispregiativo in un programma trasmesso da una tv nazionale, troppo spesso preso a modello della cultura di massa”.