E’ divertente ma anche molto maliconica la frase scritta sul cartello di questo negozio fiorentino in zona Piazza Stazione. Restare aperti è una bella cosa ma se non ci sono persone cioè clienti che senso ha? Le spese sono tante e tutti i giorni e tenere su il bandone costa.
Il cartello esposto dall’Antica Porchetteria Granieri racconta un mondo che qualcuno pare voler distruggere mettendoci tanto impegno. Sinceramente non è facile dire chi, perchè ad ogni pensiero che si discosta da quello unico dominante si viene tacciati di essere “negazionisti” o “complottisti”.
Invece è solo questione di mettere insieme le informazioni, vedere i pro e i contro, fare due conti, tirare le somme e rimanere con il cervello aperto, perchè niente è totalmente buono come niente è titalmente cattivo.
La domanda che si pongono tanti commercianti, come quelli dell’Associazione delle 100 Botteghe di Via Gioberti a Firenze sono legittime. Perchè deve restare aperto un fioraio piuttosto che un gioielliere? Perchè deve chiudere l’abbigliamento da adulti ma non chi vende Intimo? Che contagio ci può essere in una sala gioco o giocando una schedina presa da un tabaccaio aperto?
Quindi tutti chiusi? No perchè nella zona rossa restano aperti:
edicole, tabaccherie, farmacie e parafarmacie, lavanderie, le ferramenta, negozi di vernici e materialida costruzione, elettrodomestici, prodotti di informatica ed elettronica, ottici e prodotti per fotografia, librerie e cartolerie, benzinai, autosaloni, parrucchieri e barbieri, fiorai, rivenditori di macchine per l’agricoltura, cose per giardinaggio, negozi di cosmetici, saponi e prodotti igienici, articoli sportivi, biciclette e tempo libero, intimo e biancheria, confezioni e calzature per bambini e di giocattoli.
C’è qualcosa che sfugge… forse provarsi un paio di scarpe è contagioso ma andare a comprare dei chiodi no? perchè l’abbigliamento sportivo posso acquistarlo ma un vestito no?