A seguito dell’impatto dei decreti del presidente del Consiglio Giuseppe Conte, il sindacato Federmoda Confcommercio lancia una nuova campagna nazionale per accendere un faro sulla situazione di grave crisi dei negozianti.   I negozi di moda non vogliono sentirsi “fantasmi” agli occhi delle istituzioni e pertanto, sottolineando come il settore sia un importante pilastro dell’economia nazionale, il sindacato chiede a gran voce sostegni economici incisivi e veloci per la loro tutela.   

“Federmoda – spiega Federico Lanza, presidente del sindacato per le province di Lucca e Massa Carrara – stima una perdita complessiva di 20 miliardi di euro di consumi nel solo dettaglio moda a fine anno, con la chiusura definitiva di 20 mila negozi in Italia e la conseguente ricaduta sull’occupazione di oltre 50 mila addetti. Però pare che siamo fantasmi, dato che le istituzioni non sembrano accorgersi dei gravi danni subiti dai negozi di moda che vivono di collezioni stagionali. E hanno investito ingenti capitali in prodotti che rischiano di restare fermi sugli scaffali“.   

“Le nostre richieste – prosegue Lanza – sono in sintesi le seguenti: contributi a fondo perduto da parte del Governo, liquidità dalle banche, credito d’imposta per gli affitti, condono tombale sui versamenti tributari e contributivi, detassazione o rottamazione dei magazzini, sospensione dei mutui e dei leasing bancari, prosecuzione della cassa integrazione fino a tutto il 2021”. Confcommercio Lucca Massa Carrara invita i negozianti dei territori di riferimento ad aderire alla nuova iniziativa di Federmoda esponendouna locandina in negozio e condividendola al massimo sui social network, accompagnata dagli hashtag #nonsiamofanstasmi #viviAMOlecittà #sottocasacipiace #FederazioneModaItalia #Confcommercio #alserviziodelleimprese


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