Il ruolo della musica nella formazione, così da sensibilizzare l’opinione pubblica e il mondo politico su come l’esperienza della pratica musicale possa rivestire un ruolo di primaria importanza nello sviluppo dell’individuo e della società tutta. Sono i temi al centro del convegno internazionale “Formazione 2020: musica e conoscenza” in programma da mercoledì 2 a venerdì 4 dicembre nell’ambito di Farulli 100, le iniziative che, nel centenario della nascita di Piero Farulli, ricordano e omaggiano uno tra i maggiori musicisti italiani di tutti i tempi, imprescindibile punto di riferimento sia in campo concertistico che didattico, oltre che fondatore della Scuola di Musica di Fiesole.

Una tre giorni di interventi e confronti sul potenziale della musica come strumento privilegiato di conoscenza e di crescita dell’individuo in relazione con la comunità tutta, come parte di un progetto comune, per una società più solidale e armonica. Il convegno si aprirà con una giornata dedicata a “Musica e Neuroscienze” per poi approfondire il tema di “Musica e formazione” e chiudere il programma con una giornata dedicata a “Musica e Società”.

Parteciperanno, tra gli altri, il compositore e didatta palestinese Ramzi Aburedwan, il fisico Francesco Pavone, i neuro-scienziati Katrin Amunts e Jean Pierre Changeux, le star del violino Pavel Vernikov e Salvatore Accardo, il pianista e direttore Alexander Lonquich. Un evento speciale chiuderà il primo giorno: il concerto del Quartetto di Cremona con l’esecuzione del Quartetto 131 di Beethoven preceduto da una conversazione su Beethoven e le Vibrazioni dell’Universo con Andrea Cimatti, astrofisico, Sandro Cappelletto, musicologo, e Cristiano Gualco, primo violino del Quartetto.

Sarà possibile seguire il convegno online con traduzione simultanea in inglese ed in italiano ed intervenire con domande. Le iscrizioni sono aperte, è necessario registrarsi in anticipo collegandosi al sito www.farulli100.com, nella pagina “convegno” e cliccando su “Registrati Adesso”.

A dare il via ai lavori sarà Gianni Letta, presidente del Comitato Nazionale per le celebrazioni del centenario della nascita di Piero Farulli con Alexander Lonquich, Direttore artistico Scuola di Musica di Fiesole; Luigi Ambrosio, Direttore Scuola Normale Superiore; Luigi Dei, Magnifico Rettore dell’Università degli Studi di Firenze; Vincenzo Grassi, Segretario Generale Istituto Universitario Europeo, Firenze e Francesco Pavone, Dipartimento di Fisica, Università degli Studi di Firenze.

Nella prima giornata si parlerà dell’impatto della musica sullo sviluppo celebrale, in termini sia cognitivi che emotivo-affettivi e dell’uso della musica come strumento terapeutico. Tra gli ospiti della prima giornata la neuroscienziata Katrin Amunts, Direttrice Scientifica dell’Human Brain Project, Jean-Pierre Changeux, Professore Emerito di Neuroscienze e Presidente Onorario del Dipartimento di Neuroscienze dell’Istituto Pasteur di Parigi; Maria Majno, Vicepresidente Fondazione Pierfranco e Luisa Mariani per la neurologia infantile, e Giuliano Avanzini, Neuroscienziato, Istituto BESTA Milano.

Alexander Lonquich aprirà la seconda giornata (3/12) sul tema “Musica e formazione”; tra i relatori in programma due star del violino come Salvatore Accardo e Pavel Vernikov altrettanto famosi per i risultati straordinari dei loro innumerevoli allievi. Nella giornata finale su “Musica e società” si dibatterà sul ruolo sociale della musica soprattutto in luoghi di deprivazione come le carceri e le periferie difficili, ma anche della musica come strumento di pace attraverso l’esperienza di Ramzi Aburedwan a RamallahLuigi Berlinguer, Presidente del Comitato nazionale per l’apprendimento pratico della musica per tutti gli studenti parlerà de “La musica nella scuola e nella società italiana: quarant’anni di battaglie culturali”. Il convegno si chiuderà con il messaggio conclusivo del Maestro Riccardo Muti.

Al termine del Convegno sarà condiviso un documento rivolto al Ministro dell’Istruzione e al Ministro dell’Università e ricerca scientifica per ribadire l’importanza dell’introduzione della musica come pratica attiva nelle scuole di ogni ordine a grado, a partire dalla scuola materna.

PIERO FARULLI E IL VALORE DELL’ESPERIENZA MUSICALE – Piero Farulli ha sempre rivendicato alla musica una valenza culturale autonoma tanto da creare il Comitato Nazionale Musica e Cultura che, nel corso di due lustri, ha promosso alcune leggi fondamentali per l’inserimento dell’educazione alla pratica attiva della musica nel curriculum scolastico delle scuole medie inferiori. Il valore dell’esperienza musicale come fattore favorente l’acquisizione di conoscenze e lo sviluppo dell’individuo e della società – ruolo peraltro già noto nell’antichità, quando l’insegnamento della musica era un aspetto non secondario nell’educazione – è attualmente supportato da una crescente mole di dati fondata su base empirica. I recenti progressi compiuti dalle neuroscienze forniscono ora un quadro più dettagliato e sperimentalmente documentato degli effetti che la musica, praticata a livello professionale o amatoriale o anche solo ascoltata, induce sulla plasticità neuronale, sullo sviluppo e l’integrazione di diverse aree cerebrali e sul loro reciproco potenziamento funzionale, in termini sia cognitivi che emotivo-affettivi. Appare dunque attuale e coerente con le convinzioni espresse in più occasioni da Piero Farulli, organizzare in onore del centenario   della sua nascita un convegno dedicato al ruolo della musica nella formazione, così da sensibilizzare l’opinione pubblica e il mondo politico su come l’insegnamento e la pratica musicale rivestano un ruolo di primo piano nella realizzazione individuale e collettiva.


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