“Oggi è molto importante essere qui sebbene in forma virtuale per ricordare un avvenimento importante come quello della nascita del nostro dipartimento per l’educazione, che esattamente 50 anni fa ha svolto la prima visita didattica per le scuole nelle sale degli Uffizi. Mi dispiace non averlo potuto fare di persona: questo accade perché sabato scorso sono risultato positivo al Covid e dunque mi trovo in quarantena domiciliare. Sono asintomatico. Questo significa che posso dedicare come al solito tutto il mio tempo e le energie agli Uffizi: ed oggi lo faccio ben più che volentieri per questa celebrazione”.
Lo ha detto oggi il direttore degli Uffizi Eike Schmidt in un collegamento in diretta da casa con una iniziativa per celebrare i 50 anni del dipartimento per l’educazione e la didattica del museo.
“Oggi non possiamo non dirci fieri della tanta strada compiuta in mezzo secolo dal dipartimento per l’educazione – ha spiegato Schmidt – che proprio in un momento difficile e delicato come l’attuale, svolge un ruolo fondamentale anche attraverso le tecnologie digitali.
Infatti una cinquantina di scuole su tutto il territorio nazionale partecipano al nuovo programma Ambasciatori digitali dell’arte, sviluppato negli ultimi mesi per poter svolgere anche a distanza l’educazione al patrimonio culturale favorendo al contempo anche l’apprendimdnto tecnologico dei ragazzi. Inoltre abbiamo vinto una borsa Erasmus plus della comunità Europea per ampliare questo programma insieme ai nostri partner in Spagna e Grecia. Dopo due decenni di tagli alle risorse della didattica negli ultimi anni abbiamo effettuato un radicale cambio di rotta e il dipartimento ora fiorisce:  è cresciuto non solo sul fronte delle risorse umane ed economiche ma anche nel programma offerto al pubblico, persino in questo periodo difficile, mantenendo intatto lo spirito della sua fondatrice Maria Fossi Todorow”.


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