“Come già denunciato nei mesi scorsi, il covid ha lasciato strascichi non solo nelle persone colpite dal virus e nelle organizzazioni degli ospedali, ma anche su tutti gli altri pazienti, soprattutto cronici e fragili, che in questi mesi hanno registrato molte più difficoltà nell’accesso ai servizi. Servono immediate assunzioni, investimenti negli ospedali, ed una più efficiente presa in carico dei pazienti sul territorio”. Così Federico Gelli, presidente della Fondazione Italia in Salute, commenta il nuovo rapporto di Cittadinanzattiva.

Appena un mese fa l’Anaao Assomed denunciava la sospensione di 13 milioni di visite e 500 mila interventi a causa dell’emergenza covid che aveva investito il nostro Paese nei mesi precedenti. Si è così ulteriormente aggravato il problema delle lunghe liste d’attesa. Ora che, come sembra, siamo agli inizi di una seconda ondata, è più che mai necessario non solo proseguire nell’opera di potenziamento degli organici ospedalieri, ma anche migliorare l’integrazione tra assistenza primaria e specialistica, quella tra ospedale a territorio, ed implementare le cure domiciliari”, conclude Gelli.


Coronavirus: 480 nuovi casi, età media 45 anni, 1 decesso

Modificazioni del microbiota e decadimento cognitivo, dimostrato il collegamento in una ricerca internazionale guidata dall’Università di Firenze