Lo dichiara il senatore di Fratelli d’Italia, Patrizio La Pietra dichiara: “A quanto si apprende sul caso del Trasporto Pubblico Locale della Toscana il Consiglio di Stato ha nominato la CTU composta da tre membri e ha fissato l’udienza per marzo del 2021. Questo a dimostrazione della complessità della vicenda della gara unica del Tpl. A questo, poi, si aggiunge l’indagine della Procura fiorentina che ha deciso di procedere contro l’ex governatore Rossi e alcuni funzionari.

Questi due elementi dovrebbero essere attentamente valutati dal nuovo governo regionale consigliandogli di sospendere l’aggiudicazione ad Autolinee Toscane, società controllata da Rapt, l’azienda di stato francese, fino a che la situazione non sarà definita e chiarita definitivamente. E questo perchè ogni azione potrebbe rivelarsi sbagliata. Penso, ad esempio, all’eventuale passaggio di proprietà dei mezzi e degli immobili ad AT. Infatti, nel caso la Procura dovesse rilevare profili di colpevolezza, dimostrando che i tanti dubbi e le tante ombre che si stendono sulla gara sono fondati, come sarà possibile tornare indietro?

Le aziende a quel punto sarebbero impossibilitate a riattivare il servizio con disastrose ripercussioni sia sul servizio che sul sistema economico regionale. Invece, un’eventuale sospensione, anche alla luce dalla delicata situazione dovuta al Covid, permetterebbe alle attuali aziende di poter gestire la situazione con maggiore tranquillità, in particolare sul piano bancario, e conseguentemente di fornire un servizio adeguato alla situazione. Ecco, in questo momento occorre buon senso e responsabilità”.


Commissione d’inchiesta parlamentare Forteto

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