Il patrimonio arboreo cittadino è al centro da anni dell’attenzione dell’amministrazione Tambellini che si è impegnata fortemente per il censimento, la messa in sicurezza, la manutenzione, il rinnovamento e l’aumento di un patrimonio vivente che attualmente è rappresentato da oltre 10mila alberi posti in parchi pubblici, scuole, lungo strade e viali.

Ben tre settori del Comune sono impegnati in progetti relativi al verde pubblico: urbanistica, lavori pubblici e ambiente. Per questo motivo il sindaco Alessandro Tambellini ha voluto fare il punto sul tema accompagnato dagli assessori Serena Mammini e Celestino Marchini, dalla dirigente Antonella Giannini, il funzionario alle strade e alla progettazione Andrea Biggi e dall’agronoma Irene Benvenuti.

“I gravi errori del passato, compiuti soprattutto fra 30 e 40 anni fa con potature eccessive, capitozzature, lavori edilizi, messe a dimora sbagliate in luoghi angusti o troppo a ridosso di edifici, hanno messo a dura prova la salute generale di queste migliaia di piante – ha dichiarato il sindaco Tambellini – Vi sono poi stati alcuni flagelli fitosanitari molto aggressivi che hanno decimato alcune specie: il cancro colorato del platano e la grafosi dell’olmo. Essendo a buon punto la ricognizione sulla salute degli alberi e dopo aver dovuto effettuare abbattimenti per la sicurezza di tutti, l’amministrazione passa a una vasta operazione di messa a dimora di nuovi esemplari in sostituzione di quelli tolti aggiungendo in più molte centinaia di altri alberi in nuove aree della città in una vera e propria operazione di forestazione urbana”.

La priorità in questi anni è stata data alla sicurezza. Gli alberi del verde pubblico sono per la maggior parte collocati in zone ad alta o altissima frequentazione dove il rischio di crolli non può essere sottovalutato. Gli incidenti gravi avvenuti anche recentemente in Italia hanno spinto l’amministrazione a scegliere un monitoraggio sempre più approfondito, per conoscere in ogni dettaglio la salute delle piante. Per questo dall’inizio dell’estate è stato deciso di estendere a tappeto, partendo da Mura e dai viali, per poi proseguire su tutte le piante di pertinenza pubblica, la redazione da parte di agronomi specializzati di schede VTA (Visual Tree Assessment) valutandone attentamente salute e rischi di cedimento anche tramite prove di carico, sensori, e tomografie.

Con l’autunno – la stagione più propizia per piantare nuovi alberi – parte una grande operazione di messa a dimora che non solo prevede la sostituzione degli alberi abbattuti ma estende l’inserimento di nuove essenze e specie di valore ornamentale in molte zone della città e del territorio con una vera e propria operazione urbanistica.

In particolare per le Mura e per i viali di circonvallazione sono previste 500 nuove alberature finanziate con i fondi ministeriali per i restauro e la valorizzazione delle Mura. In questo caso si tratterà di specie già presenti sulle Mura e sui viali.

Altre 220 alberature saranno acquistate e piantate con mezzi propri dell’amministrazione: gli interventi riguarderanno 20 cipressi in via di Chiatri, 15 carpini in viale Cadorna, 50 carpini in viale Matteo Civitali, 30 ciliegi da fiore in via Pascoli, 3 tigli nel nuovo parcheggio della scuola di Vallebuia, 15 liquidambar in viale Barsanti e Matteucci (lato mercato), 33 fra betulle, aceri, liquindambar e ciliegi da fiore nel parco di San Filippo, 7 tigli alla Stazione di Ponte a Moriano, 7 bagolari in via Roosvelt. 40 nuove magnolie sono già state sistemate sulla nuova rotatoria di piazzale Boccherini e nel primo tratto di viale Luporini.

650 esemplari saranno ottenuti con il bando di forestazione urbana della Regione Toscana: 16 (8 tigli e 8 aceri) in viale Cavour e piazzale Ricasoli, 34 carpini in via Nieri, 34 (carpini e tigli) zona stadio lato tribuna coperta, 4 ligustri mancanti zona stadio lato gradinata; 16 piante di varie specie saranno inserite a integrazione nel parcheggio dell’obitorio, 6 tigli a integrazione in via Pfanner, 14 querce in via Nottolini, 51 (querce e ontani) davanti sede Polizia Stradale e altri 90 (querce e ontani) sempre in viale Einaudi, 34 (querce e frassini) via del Bozzo, 20 aceri in via Pannunzio, 12 ligustri e sostituzione di un tiglio seccato a Nozzano in piazza della Libertà, 20 alberi dei tulipani in via Carlo Piaggia, e altri 20 esemplari di varie specie in via Dante Alighieri. Inoltre verranno realizzati ben cinque nuovi boschetti urbani: 91 esemplari (olmi, querce, ciliegi, platani e aceri) in via Pistelloni a Sant’ Anna; 58(ontani, ciliegi, noci) a Sant’ Anna, via del Tiro a Segno; 35 esemplari (aceri e ciliegi) in via Squaglia; 56 esemplari di varie specie ornamentali in via Martini a San Filippo; 23 esemplari varie specie in via XXIV maggio a Santa Maria del Giudice,

Nell’ambito della conferenza stampa sono state illustrate dall’agronoma Irene Benvenuti le indagini approfondite che hanno determinato – considerati i gravi problemi di sicurezza – la decisione di procedere all’abbattimento e sostituzione di un tiglio nei pressi del percorso della sortita del baluardo San Colombano dalla parte della Stazione Ferroviaria. L’amministrazione sta già provvedendo all’eliminazione di circa 70 ceppe di alberi abbattuti per poter avviare le sostituzione. Un discorso differente deve essere fatto per le ceppe dei platani attaccati dal cancro colorato che saranno rimosse con particolari porofilassi, mentre è consigliabile un nuovo impianto di platano solo dopo alcuni anni dalla rimozione dell’esemplare malato, per ridurre al minimo le possibilità di un nuovo contagio.

L’impegno dell’amministrazione Tambellini per il verde e l’ambiente non si esaurisce qui. Nell’autunno inizieranno le 3000 nuove messe a dimora in aree comunali agricole inutilizzate del Progetto Nuovi Alberi pensate in questo caso principalmente per la compensazione delle emisioni di co2 della città ma anche per ricreare una rete boschiva diffusa. Più impegnativa la realizzazione degli strumenti di programmazione e partecipazione: in corso la redazione del Masterplan del verde pubblico che vedrà la collaborazione con i consiglieri comunali, con il Tavolo del verde e con la convocazione di assemblee pubbliche per recepire le richieste dei cittadini. Infine la realizzazione di un vero e proprio Regolamento del verde pubblico comunale.


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