Il candidato presidente della Regione per Toscana a Sinistra Tommaso Fattori ha sottoscritto il protocollo di impegno Rifiuti zero proposto da un vasto numero di movimenti e associazioni, tra cui Zero Waste Europe. “La strategia rifiuti zero è da sempre uno dei capisaldi del nostro programma, al contrario di chi si dichiara ambientalista solo a parole e tenta di spacciare per circolari progetti che non hanno nulla di circolare”, ha commentato Fattori. “Noi vogliamo strutturare una vera economia circolare, lasciandoci alle spalle una volta per tutte ogni forma di incenerimento vecchia e nuova, come la gassificazione, promuovendo una filiera per il recupero di materia dai rifiuti.” “Molti, in questa campagna elettorale, si dicono a favore dell’economia circolare ma non hanno la più pallida idea di cosa sia. Il pirogassificatore di Barga, il carbonizzatore di Chiusi o il gassificatore Eni di Stagno sono impianti che stanno nella logica dell’economia lineare, ormai insostenibile”, ha aggiunto Fattori.
“La Toscana è molto indietro nella costruzione della filiera del riciclaggio ma lo è persino nella raccolta differenziata, con un tasso vergognoso del 56%, mentre varie regioni del centro-nord hanno già superato il 70%. La Toscana che vogliamo deve essere in prima linea nel costruire un nuovo modello di economia circolare, archiviando progressivamente discariche e inceneritori. Dobbiamo promuovere subito e incentivare politiche di prevenzione, organizzare la tariffazione puntuale e la raccolta porta a porta in tutta la regione”.
Quanto agli impianti, ha precisato Fattori, “non abbiamo bisogno di inceneritori ma di impianti tecnologicamente avanzati e verdi per la selezione dei rifiuti con trattamento meccanico biologico, impianti di riciclo, di recupero e riutilizzo di materia, impianti di compostaggio per riciclare i rifiuti organici che possano diventare fertilizzante o biometano. Tutte azioni che si devono accompagnare a decisioni nazionali come l’Iva agevolata per i prodotti da riciclo o compostaggio, il divieto dell’usa e getta in plastica, l’ecoprogettazione dei packaging obbligatoria. Rifiuti zero non è un’utopia ma una strada obbligata, capace tra l’altro di creare nuove economie e migliaia di posti di lavoro in Toscana”, prosegue il candidato presidente, il quale ha ricordato come Toscana a Sinistra abbia fatto approvare all’unanimità dal Consiglio un atto che avrebbe obbligato la Giunta a presentare il preliminare del nuovo piano regionale bonifiche e rifiuti (PRB), in direzione rifiuti zero, ma il governo regionale non ha dato seguito a questo indirizzo. Fattori ha anche sottolineato come sia stata approvata dal Consiglio in questa legislatura la proposta di Toscana a Sinistra di incentivare i Comuni per costituire centri per il riutilizzo dei rifiuti sul territorio toscano: “un piccolo passo verso la direzione della riduzione dei rifiuti ma che rischia di essere una goccia nel mare in mancanza di una nuova programmazione complessiva che si ponga l’obiettivo rifiuti zero”.
Sottoscrivendo il protocollo, Fattori si è impegnato nello specifico a: contrastare il progetto Waste-to-Methanol promosso a Stagno da Eni; uscire completamente entro il 2024 dalla strategia dell’incenerimento dei rifiuti senza gravare ulteriormente sulle discariche; promuovere e sostenere in alternativa le buone pratiche verso Rifiuti Zero di riduzione, riparazione, riuso, compostaggio, riciclo e “recupero a freddo” non solo dei rifiuti solidi urbani ma anche degli scarti speciali; favorire la promozione di posti di nuovo lavoro derivanti dalla generalizzazione delle suddette buone pratiche come già avvenuto in diverse aree della Regione Toscana; rivedere le normative per attribuire potere sempre più vincolante nelle decisioni a comunità, Comuni e a forme di partecipazione dal basso di abitanti e cittadini anche in linea con le convenzioni internazionali (Convenzione di Aarhus).