Eugenio Giani è il candidato di centrosinistra messo in campo per la Toscana. Avvocato, nato a Empoli ma vissuto a Firenze, è politico di lungo corso con alle spalle anni di esperienza nell’amministrazione della macchina pubblica. Lo appoggiano sei liste: Partito Democratico, Italia Viva con +Europa, Orgoglio Toscana, Europa Verde, Sinistra Civica Ecologista e Svolta.
Così ha risposto alle nostre domande:

Cosa l’ha spinta a candidarsi?

Sono sempre stato attivo politicamente, faccio parte della società toscana e ne conosco le sfumature,  sono stato assessore comunale a Firenze  dove mi sono sempre confrontato con i cittadini in ogni campo. Sono stato Presidente del consiglio comunale e dal 2010 sono stato eletto in Consiglio Regionale diventando presidente dello stesso consiglio nella legislatura attuale.
Mi sono sempre impegnato molto per la cultura e lo sport ottenendo incarichi di cui sono grato; ho incarichi nella della Società Dantesca Italiana, sono Presidente del Museo Stibbert e molto altro.
Sono vicino allo sport che ho praticato a livello  agonistico e ricopro ruoli  come delegato provinciale CONI Firenze, come membro del Consiglio Nazionale CONI, Vicepresidente dell’AONI l’Accademia Olimpica Nazionale Italiana ed altro.
Ho due figli di 12 e 21 anni, Lorenzo e Gabriele, ed è per loro che mi sono impegnato, per lasciare un mondo che offra prosperità per tutti, crescita in qualità di vita e di rapporti umani.

Perché i toscani dovrebbero affidare l’incarico di portare fuori dalla crisi la regione alla sinistra che non ci è riuscita in pieno in 50 anni?

Perché abbiamo lavorato bene. Il modello Toscana è apprezzato in tutto il mondo, ed è visto come un modello da imitare, ha capacità attrattiva nel mondo . Il Modello Toscana nella Sanità pubblica per esempio, il Modello Toscana nella cultura e nello sviluppo della civiltà europea. La Toscana ha uno spirito progressista e grandi capacità.

Riportare le aziende manifatturiere grandi e piccole in Toscana,  per cui era conosciuta, sarebbe possibile?

È tanto più possibile visto che nelle statistiche negli ultimi 2 anni pubblicate dal Sole 24 ore siamo la regione dove vi sono stati i  maggiori investimenti per le  aziende manifatturiere.
Con protocolli di insediamento abbiamo dato vita a tante realtà. Mi vengono in mente la Celine  di Radda in Chianti dove 300 persone hanno trovato occupazione in un sistema ben integrato nell’area o anche, recentemente,  i  nuovi padiglioni produttivi per Menarini che copriranno un’area industriale di 40 mila ettari.

Quale è la sua formula per venire incontro ai giovani senza lavoro  come ai tanti ultra cinquantenni che per la crisi si troveranno senza le loro attività, indebitati e senza lavoro. (e quindi non potranno ripartire in proprio perché il nostro paese penalizza chi ha fatto degli errori anche in buona fede).

Occorre un cambio di cultura, questo vuol dire che dobbiamo essere più aperti  all’impresa e “al fare impresa”. Spero che questo maturi nella nostra mentalità tagliando i lacci burocratici e l’idea dell’insuccesso come errore non recuperabile.
Noi abbiamo operato una variazione alla nostra legge finanziaria rimodulando fondi per 274 milioni di euro,  somma che sarà messa anche nelle imprese per dare contributi da 20 a 200 mila euro per quelle aziende che dimostrino come la chiusura  abbia creato problemi all’attività.
Questo è il piano fattibile con le nostre risorse di bilancio poi arriva recovery fund che ci permetterà di pensare a progetti con i circa 15 miliardi che arriveranno nei 5 anni. Il centro destra invece  non vuole l’Europa.

Ma Salvini ora pare aver cambiato idea…

Pura demagogia, chi non ci ha creduto per anni…

Mancanza di turisti e città d’arte al collasso. Quale strategia vorrebbe utilizzare per andare in aiuto alle tante città d’arte toscane?

Credo che dobbiamo approfittare di quanto accaduto per promuovere il turismo della Toscana diffusa un concetto a cui tengo. Bisogna far capire che c’è altro oltre le città d’arte e che la Toscana è fatta di grandi tesori, dai borghi ai territori incontaminati delle aree interne.
Fino a febbraio eravamo pressati dal turismo, che tornerà, sicuramente tornerà a quei livelli ma non era già difficile e non è possibile andare oltre. Ora abbiamo l’occasione per gestire al meglio questo flusso turistico.

Firenze e il suo dibattuto aeroporto per fattibilità, sicurezza e salute:quale è il suo parere?

Io ritengo che sia giusto e  faremo tutti gli approfondimenti necessari per evitare ogni forma di inquinamento ma più studio e approfondisco l’argomento più  mi rendo conto che la costruzione della pista parallela, al posto  di quella odierna, porterebbe il cono di volo su aree poco abitate ed eviterebbe inquinamento acustico su Brozzi, Perotola, Quaracchi e anche dal punto della sicurezza andrebbe meglio evitando la spada che oggi punta su Monte Morello.

Parliamo di sanità. Quale è la sua idea in merito?

Ci sono cose che si possono sicuramente migliorare ma senza deformare il piano dei 45 ospedali e delle 70 Case della Salute. Bisogna espandere e distribuire in modo diffuso. Dovremmo insistere sulla telemedicina in modo che il medico di base o l’ospedale possa sempre vedere la cartella clinica del paziente aggiornata. Puntare sull’infermiere di comunità soprattutto per gli anziani e per i non autosufficienti e quindi non solo affidarsi alle RSA.

Società e famiglia quali sono le emergenze a suo avviso?

Nel mio programma ci sono interventi forti per gli asili gratuiti per chi ha un reddito fino a 40 mila euro. Ho verificato e in bilancio ci sono le condizioni per farlo.
La famiglia va assistita e liberata dalle condizioni di difficoltà in caso di anziani, occorre dare sostegno anche  nelle condizioni di tempo e aiuto.
Il Recovery Fund e il Mes ci posso aiutare in questo.

Pensa che i cittadini toscani andranno a votare in % maggiore rispetto ad altre tornate elettorali?

È fondamentale andare a votare, perché ora è in discussione il modello toscana  tra chi ritiene di volerlo rivitalizzare con pessimismo cosmico e una visione  visione catastrofica e chi ha sa cosa fare e guarda con sguardo positivo.
Da parte dei cittadini c’è il dovere civico di sentirsi partecipi e coinvolti nella politica.

Sicurezza. Vediamo tutti che le città non sono sicure come si interviene?

La Regione con la coalizione di Centro Sinistra  ha già messo in campo è progetti specifici di vigilanza 4milioni  di euro nei 5 anni  permettendo l’installazione di dispositivi di sorveglianza decisivi per rintracciare colpevoli e atti di contraffazione.

Allora bisognerebbe parlare del tema lungo e difficile dell’immigrazione…ugenio Giani,

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ultimo aggiornamento: 17-09-2020


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