È stato sottoposto alla misura di sicurezza del ricovero in REMS perché considerato socialmente pericoloso, il pregiudicato 31enne affetto da disturbi mentali che negli ultimi tempi era salito agli onori della cronaca per le sue intemperanze in giro per la città. Determinanti per la decisione del Magistrato di Sorveglianza sono state le denunce e le ripetute segnalazioni dei Carabinieri, che non hanno mai smesso di documentare il suo comportamento alle Autorità competenti.

L’uomo, un 31enne di Carrara con precedenti penali per stupefacenti, reati contro il patrimonio e la persona, era sottoposto alla misura di sicurezza della libertà vigilata che però ha trasgredito in più occasioni, soprattutto dopo il suo allontanamento volontario dalla residenza psichiatrica dove il Giudice lo aveva collocato per impedirgli di commettere altri reati e soprattutto per fargli seguire un percorso terapeutico riabilitativo. Anche nel periodo del lockdown, il libero vigilato aveva fatto parlare di sè in Caserma, dopo che i militari dell’Arma lo avevano trovato più volte in giro per la città, contestandogli a ripetizione la violazione delle restrizioni anti-covid.

Fra le informative che i Carabinieri hanno depositato in Procura nell’arco di questi mesi, non mancano le denunce a suo carico per atti osceni in luogo pubblico, compreso l’episodio di Aprile di quest’anno, quando in pieno giorno è stato filmato con uno smartphone, nell’atto di denudarsi e di compiere atti osceni sugli scalini della celebre “Fontana della Beatrice” che si trova in Piazza Alberica, in centro a Carrara. All’epoca, in poche ore quel filmato era diventato virale sui cellulari, finchè era arrivato sul tavolo dei Carabinieri che non avevano fatto fatica a dare un nome e cognome al protagonista di quella scabrosa vicenda, trattandosi di una loro “vecchia” conoscenza. Oltre alla denuncia, per quella storia l’uomo era stato anche diffidato dal Magistrato di Sorveglianza alla scrupolosa osservanza degli obblighi previsti dalla libertà vigilata.

Nel frattempo il 31enne si era pure reso irreperibile presso il suo domicilio abituale, anche se i militari dell’Arma avevano scoperto in seguito che era andato a vivere dapprima in strada e poi dentro una roulotte abbandonata nei paraggi di una Chiesa di Marina di Carrara. Inoltre, più volte le pattuglie erano dovute intervenire in varie zone della città, dal centro storico al litorale, dove l’uomo aveva creato seri problemi a passanti e negozianti, arrivando a prendersela senza motivo con chiunque gli capitasse a tiro. Per non parlare poi dei frequenti ricoveri ospedalieri e dei suoi tentativi di fuga dal reparto di psichiatria.

Negli ultimi giorni aveva fatto molto scalpore sui social la notizia poi pubblicata anche da alcuni organi di informazione locale, che riguardava nuove intemperanze dell’uomo verso alcuni bambini della scuola elementare di Marina di Carrara, perciò i Carabinieri, anche se nessuno aveva presentato denunce, appena appresa la notizia avevano aperto un altro fascicolo d’indagine su di lui.

Riconosciuto socialmente pericoloso dopo che il Tribunale di Sorveglianza ha preso atto sia delle informative dei militari dell’Arma che dei referti psichiatrici dell’AUSL che lo aveva in cura, il 31enne è stato quindi inserito nelle liste di attesa delle REMS presenti in Toscana. Si tratta di strutture a gestione esclusivamente sanitaria che dopo la riforma del 2014 hanno preso il posto degli ospedali psichiatrici giudiziari per la custodia di autori di reato prosciolti per infermità di mente o ritenuti socialmente pericolosi.

Ottenuto finalmente il via libera dalla prima REMS che si è resa disponibile, i Carabinieri di Carrara nella mattinata di giovedì hanno rintracciato il 31enne e gli hanno notificato il provvedimento del Giudice, che ha disposto come nuova misura di sicurezza il ricovero per la durata di un anno. È stata anche attivata la procedura per la demolizione della roulotte dove l’uomo ha vissuto abusivamente, che già è stata rimossa dall’area dove si trovava posteggiata, per di più ripulita da tutti i rifiuti.


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