Paperino: concluse le indagini preliminari. A processo 20 persone per discarica abusiva e inquinamento ambientale

Prato, 17/09/2020 – Si sono concluse le indagini preliminari relative al procedimento penale attivato nel 2019 per arrestare il continuo deposito di rifiuti a cielo aperto che si verificava da alcuni anni su oltre 9 ettari di terreno agricolo a Paperino, nel Comune di Prato.

I magistrati inquirenti della Procura della Repubblica di Prato hanno deciso di esercitare l’azione penale ipotizzano a carico di venti indagati sia il delitto di discarica abusiva sia quello di inquinamento ambientale. Fattispecie penali molto gravi per le quali, in caso di dimostrata reità, si rischiano fino a sei anni di reclusione.

Nell’area sottoposta a sequestro con l’operazione eseguita nel mese di aprile 2019 sono stati rinvenute elevate quantità di rifiuti speciali e rifiuti pericolosi mescolati e abbandonati sul suolo, tra cui veicoli fuori uso, pneumatici, piccoli e grandi elettrodeomestici, materiale plastico e materiale metallico di vario genere, fusti contenenti liquidi, altre apparecchiature elettriche ed elettroniche ed anche una barca. Le analisi condotte da ARPAT sui terreni hanno provato la presenza nel suolo di pericolosi inquinanti in concentrazioni oltre le soglie di contaminazione indicate dalla legge.

Nella porzione posta nei pressi del cimitero di Paperino, sotto la supervisione nel Nucleo Investigativo del Gruppo Carabinieri Forestale, è in corso da tempo l’attività di rimozione rifiuti propedeutica alla bonifica dell’area: ad oggi sono stati rimosse e smaltite correttamente 60 tonnellate di rifiuti mentre molti altri materiali da lavoro – non classificabili come rifiuti – sono stati comunque rimossi dall’aea.

Le attività d’indagine sono state coordinate dalla Procura della Repubblica di Prato avvalendosi dell’Unità Specialistica Urbanistica e Ambiente, e sono state eseguite in modalità multiforze dai reparti pratesi dei Carabinieri del Gruppo Forestale, della Polizia Provinciale, della Polizia Municipale e di ARPAT.


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