Nella medicina dell’ospedale di Portoferraio alcuni operatori, tra infermieri ed OSS, sono stati colpiti nei giorni scorsi da scabbia.
A contagiarli è stata una paziente affetta da varie patologie, una delle quali si è sovrapposta alla scabbia impedendone di fatto il riconoscimento immediato; la ritardata diagnosi e l’alta infettività della forma di scabbia da cui era affetta la paziente hanno lasciato tempo perché venissero contagiati più operatori nonostante l’applicazione delle misure standard e da contatto da parte degli stessi.

Una volta riconosciuta l’infezione, è stata effettuata un’accurata sanificazione di tutti gli ambienti di lavoro, trattamento degli “effetti letterecci” e via dicendo. Sono stati attivati il flusso informativo per la notifica e la comunicazione INAIL e contestualmente è stata attivata la sorveglianza con trattamento e allontanamento dal lavoro degli operatori interessati. Un operatore è già rientrato al lavoro, gli altri rientreranno entro la prossima settimana o appena finiti i trattamenti.
In sintesi tutti i percorsi previsti sono stati attuati per ciascun operatore.

La scabbia, come ricorda il Ministero della Salute, è una patologia curabile con farmaci efficaci ed a basso costo.
I casi di scabbia sono molto frequenti, non solo nei pazienti ricoverati ma anche in coloro che vanno semplicemente a farsi visitare. Nell’ultimo decennio in Italia si è riscontrato un aumento dei casi, anche nei bambini, in cui la scabbia si manifesta sotto forma di vescicole ed in generale il sintomo più comune è il prurito.


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