Cosa fareste se qualcuno, così tanto per fare, in tempo di Covid vi sputasse in faccia?  È accaduto ieri sera a Firenze ad una ragazza fiorentina di 29 anni che stava passeggiando con un’amica in San Frediano. Erano le 23.30 e le due ragazze si erano fermate a salutare degli amici che hanno da poco preso in gestione un locale nella parte più frequentata della via.
Irene B. stava parlando sul marciapiede con l’amica quando una donna sconosciuta “dall’aspetto zingaresco”, tutta coperta, le si è avvicinata e, dopo averle rivolto parole non compresibili, le ha sputato in faccia.

La “signora” è scappata velocemente tra la gente che a quell’ora riempie la strada del quartiere rienuto dagli stranieri il più cool. 

Non ho pensato di seguirla – racconta Irene – e neanche la mia amica, siamo immediatamente corse in bagno. Mi sono lavata velocemente e quando sono uscita non c’era più ovviamente. Ora sono molto preoccupata perché a casa ho una nonna di 93 anni a cui parlo con la mascherina e devo attendere una settimana per fare il tampone.”

Irene poi ha poi saputo che la persona è stata segnalata più volte alle forze dell’ordine sia dai gestori dei locali che da chi ha subito la stessa sorte ma questa continua a girare indisturbata.

Proprio perché ci dobbiamo proteggere tra mascherine e  lavaggio continuo delle mani, far a meno di abbracci e strette di mano voglio far sapere cosa sta accadendo alla mia Firenze –dice dispiaciuta la ragazza – Ho lavorato tre anni in Spagna e non mi è mai capitato niente del genere.  Ho poi saputo che anche un mio amico tassista è stato “importunato” dalla stessa donna mentre stava aspettando clientela in via delle Seggiole. Lui è stato preso a schiaffi e ovviamente mi ha raccontato che non ha reagito perché poi “sarebbe passato dalla parte del torto. Non trovo giusto tutto questo anche perché questo è solo l’ultimo episodio che mi è capitato da quando sono tornata.

Infatti, qualche giorno fa, sempre in San Frediano, la nostra Irene è stata costretta a chiamare una pattuglia, mai arrivata, perché un italiano le chiedeva denaro minacciando di picchiarla. So è dovuta rifugiare in casa degli amici da cui era appena uscita perché questa persona non le permetteva di riprendere il suo motorino.

Non sono certo razzista – prosegue Irene – ho amici di ogni parte del mondo ma mi domando cosa dobbiamo fare. Mi è stato raccontato che questa “zingara”, lo so non si può dire ma non ho altre parole per spiegare come si presentava, è stata picchiata qualche mese fa e qualcuno per difendersi gli ha anche spruzzato del peperoncino. Ora, dico anche per lei, se questa persona non sta bene perché non tutelarla in qualche modo?

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ultimo aggiornamento: 04-09-2020


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