Non solo per comprovare le valide ragioni, quelle attestate nel modello di autodichiarazione, che giustifichino la presenza in strada dei cittadini sottoposti a controllo, ma anche per tutelare le imprese garanti dei servizi essenziali alla comunità e salvaguardare i diritti fondamentali, tra cui quello della proprietà. Sono alcune delle linee d’intervento delle fiamme gialle di Livorno che, sotto il coordinamento del Comando Regionale Toscana e di quello provinciale nonché d’intesa con l’Autorità prefettizia, formano un articolato dispositivo, costituito da decine di pattuglie “su strada”, da natanti ed elicotteri, in campo in tutte le realtà del territorio e sul mare.
L’operatività della GdF e delle altre Forze di Polizia non scoraggia però gli autori dei reati predatori, soprattutto furti, stavolta, non in appartamento, ma dei veicoli parcheggiati nelle vie e nelle arterie, ora silenziose, delle città e lasciati incustoditi dai proprietari.
Ieri mattina infatti, alle prime luci dell’alba, una pattuglia dei Baschi Verdi della 1^ Compagnia della GdF di Livorno ha individuato uno scooter che si trovava, apparentemente senza ragione, parcheggiato su un marciapiede del quartiere Pontino.
Dopo i controlli di rito sul mezzo, i militari hanno rilevato che si trattava di un motoveicolo rubato il 7 marzo scorso davanti all’abitazione del proprietario.
Grande è stata la sorpresa del padrone del mezzo, un cittadino rumeno residente a Livorno, quando ha sentito suonare il campanello ad opera dei finanzieri, giunti a casa sua per restituire ciò che ignoti gli avevano sottratto.