Un’impresa di pulizie, attiva presso diversi condomini di Livorno, ha utilizzato fatture per operazioni inesistenti emesse dai titolari di due ditte individuali pure della città: un giardiniere 70enne e un 80enne, commerciante all’ingrosso di articoli antinfortunistici, entrambi livornesi e risultati evasori totali.
L’impresa di pulizie in questione, per gli anni d’imposta 2012 e dal 2015 al 2017, ha evaso il fisco dichiarando costi completamente fittizi per oltre 82.000 euro e non versando l’IVA per più di 14.000 euro.
Gli emittenti e l’utilizzatore sono stati denunciati alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Livorno e segnalati all’Agenzia delle entrate che procederà all’accertamento fiscale dei debiti tributari constatati.
L’operazione di polizia tributaria è stata portata a termine dalle fiamme gialle della 1^ Compagnia agli Scali della Darsena. Determinanti i controlli incrociati posti in essere dai finanzieri.
Le fatturazioni per operazioni in parte o in tutto inesistenti rappresentano uno dei reati più pericolosi e che minano la correttezza degli scambi commerciali procurando concorrenza sleale alle imprese che operano regolarmente sul mercato.