Denunciata una settantenne lucchese:
in due anni ha estorto ad un conoscente la somma di 120 mila euro

La Polizia di Stato ha da poco chiuso le indagini nei confronti di una donna lucchese del ‘47, indagata per i reati di estorsione e truffa ai danni di un conoscente.

Nel 2018 un lucchese del ‘59 denunciò di avere prestato nei due anni precedenti, in varie soluzioni e modalità, una consistente somma di denaro ad un conoscente per aiutarla a far fronte a gravi emergenze famigliari. La donna, infatti, gli aveva raccontato di trovarsi in grave difficoltà economica perché costretta ad acquistare farmaci molto costosi per curare il marito, affetto da un tumore. La donna riuscì a persuadere l’uomo che a breve sarebbe stata in grado di restituire il denaro ricevuto in prestito in quanto beneficiaria di una eredità milionaria.

Le somme venivano elargite dalla vittima, in epoca successiva sottoposto ad amministrazione di sostegno, mediante assegni e versamenti sui conti correnti intestati alla donna e al di lei marito.
I soldi però non furono mai restituiti. Anzi, quando il denunciante cominciò a rifiutare altri prestiti, la donna prese a ricattarlo dicendogli che non avrebbe mai reso le somme fino a quel momento ricevute se non avesse ottenuto altro denaro in prestito. Contestualmente alla minaccia l’indagata iniziò a molestare l’uomo facendosi trovare nei luoghi dallo stesso frequentati e reiterando insistentemente le richieste di denaro con tono minaccioso.

La Squadra Mobile ha condotto l’indagine, anche di natura patrimoniale, accertando presso più istituti di credito l’esistenza di numerosi conti correnti bancari e cassette di sicurezza, in numero ingiustificato rispetto alla capienza degli stessi, perlopiù privi di reddito, comunque sottoposti a sequestro disposto dalla Procura della Repubblica di Lucca.

L’esame dei movimenti bancari ha confermato le dichiarazioni del denunciante essendo numerosi i versamenti fatti su detti conti negli anni di interesse, versamenti a cui faceva sistematicamente seguito, nel giro di pochi giorni, il corrispettivo prelievo.

La donna, per la notifica dell’avviso di conclusione delle indagini, si è presentata in Questura insieme al marito, che pare abbia sempre goduto di ottima salute.

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ultimo aggiornamento: 27-03-2020


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