“Cari cittadini, care cittadine,
stiamo vivendo un momento particolare che apre una fase nuova che, come tutte le novità, provoca reazioni differenti: chi non esce di casa per nessun motivo, chi sta cercando una propria dimensione fra quello che si può fare e quello che non si può fare rispettando le regole, chi ancora crede che non ci sia alcun pericolo e quindi infrange le prescrizioni in barba alla salute pubblica”

Lo scrive il sindaco di Capannori Luca Menesini, anche presidente della Provincia di Lucca:
“A parte chi trasgredisce (e si beccherà una denuncia penale per questo), gli altri stanno tutti contribuendo a fare in modo che fra una settimana o 10 giorni ci sia il rallentamento dei contagi, obiettivo fondamentale perché gli ospedali non vadano in tilt.
Da alcuni giorni tutti stiamo ripetendo che questa e la prossima settimana sono quelle cruciali, sono quelle che se ci comportiamo bene provocheranno un numero inferiore di contagiati.
Un risultato che ci farà tirate a tutti un sospiro di sollievo, un risultato che dimostrerà che gli italiani hanno risposto “presente” all’appello del sistema sanitario per garantire cure mediche a tutti, nessuno escluso.
Stiamo aspettando con ansia quel momento, perché sarà una grande ricompensa ai sacrifici di queste settimane. Abbiamo fatto rinunce ma non invano, abbiamo contribuito a fare in modo che i medici potessero salvare la vita a tutte le persone ricoverate a causa del Coronoavirus (ma anche a quelle ricoverate per altri motivi).

C’è un aspetto però di cui al momento si parla poco, ma che vorrei iniziaste a tenere presente: se anche le attività riaprissero dopo il 3 aprile (cosa che invece per le scuole potrebbe non accadere) perché è stato registrato il rallentamento dei contagi, la nostra vita non tornerà subito a quella normalità sociale a cui siamo abituati da sempre.
Torneremo a una nuova normalità, che durerà per qualche tempo e quindi a quella dovremo abituarci.
Resteranno infatti in piedi tutte le norme precauzionali anti-contagio, come ad esempio la distanza di un metro fra le persone nei bar, ristoranti, pub e in tutte le attività ed evitare gli assembramenti anche all’aria aperta.
Dobbiamo quindi iniziare a pensare a come costruire questa nuova normalità che ci accompagnerà per un po’. Non lo so quanto durerà, come tutti spero il meno possibile. Dipenderà da quanto le temperature estive incideranno sul virus e da quanti contagi asintomatici ci sono già stati.
Pertanto iniziamo un pochino a preparaci all’evenienza che anche aprile possa essere un mese diverso dal solito: proviamo – piano piano – a pensare a cosa ci piacerebbe riuscire a fare e pensare a come potrebbe essere fatto nel rispetto delle prescrizioni anti-contagio ancora vigenti. Iniziamo a pensare a come inventarci nuovi modi di socialità e di stili di vita, che possano darci conforto in questo periodo complesso, senza mettere a rischio né se stessi né gli altri.
Sarà un gran lavoro che ci coinvolgerà tutti: potremo trasformare un’emergenza in un’occasione di riflessione personale e collettiva.
Siamo diventati un modello nella gestione dell’emergenza sanitaria; sono certo che grazie alla creatività, al coraggio e alla voglia di vivere degli italiani diventeremo un modello anche nella creazione della normalità ai tempi del Coronavirus.
Tutti insieme possiamo farlo: lo stiamo già facendo”.

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coronavirus Luca Menesini

ultimo aggiornamento: 18-03-2020


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