L’assessore all’educazione e pari opportunità, Sara Funaro, è andata alla scuola primaria Collodi ed ha incontrato i bambini che stanno lavorando al progetto “Semi di Fiordaliso” . I ragazzi della 4a e della 5a A stanno infatti seguendo i laboratori pedagogici del progetto di AISLA Firenze iniziato il 13 gennaio e giunto ora alle sue fasi finali.

Un progetto quello di di AISLA Firenze che ha lo scopo di far acquisisre ai bambini delle primarie la cultura della solidarietà e sopratutto del rispetto verso le persone con disabilità in generale e con la SLA.

La SLA, malattia neurodegenerativa, colpisce entrambi i sessi con una età media di esordio intorno ai 60-65 anni, quindi probabili genitori o nonni degli stessi bambini ed è una malattia rara che registra una crescente incidenza.

All’incontro alla scuola Collodi erano presenti le insegnanti Maria Vittoria e Cristina, le pedagogiste Laura Ferraresi e Linda Gori, Valentina Solari referente dell’associazione Consapevolmente, il vignettista Luca Ricciarelli, la presidente dell’associazione Le Curandaie Serena Berti e la presidente di AISLA Firenze Barbara Gonella.

L’assessore Funaro si è trattenuta a lungo con entrambe le classi, ascoltando con attenzione e a tratti con commozione i commenti dei bambini, tutti molto positivi e maturi sulle attività che stanno svolgendo. Ha ascoltato anche la lettura del terzo racconto su cui poi hanno lavorato i bambini, quello in cui si parla in modo diretto ma sempre molto gentile e adatto a loro, di SLA e di una persona ammalata “Edoardo e il nonno astronauta”, con le immagini coloratissime ed evocative di Luca Ricciarelli.

“Ringrazio AISLA Firenze e tutti gli operatori per il bellissimo progetto che stanno portando avanti – ha detto l’assessore Funaro –. Un progetto da sostenere e diffondere a cui i bambini hanno partecipato con grande attenzione ed emozione che ha l’obiettivo di promuovere una cultura della conoscenza e del rispetto verso le persone diversamente abili. Fra le frasi degli alunni quella che mi ha più colpito è ‘Edoardo trasforma la tristezza in felicità’ che si riferisce al racconto di un bambino con il nonno con la SLA, segno che i bambini sanno trasformare le barriere in opportunità”.

Gli istituti coinvolti sono due scuole primarie di Firenze: La Pira e Collodi. La prima fase ha coinvolto due classi 5e della primaria La Pira dal 7 ottobre all’11 novembre. Nella scuola Collodi invece è partito a gennaio e terminerà il 2 marzo.–

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ultimo aggiornamento: 26-02-2020


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