Lunedì 16 marzo Anastasio sarà al Tuscany Hall di Firenze con il suo tour a poche settimane dalla partecipazione al Festival di Sanremo e dall’uscita di “Atto Zero” – produzione firmata da Slait, Stabber e Alessandro Treglia – primo album ufficiale e il primo vero capitolo con il quale Anastasio sceglie di dare il via al suo percorso artistico.
I biglietti (posto unico 25 euro, compresi diritti di prevendita) sono disponibili nei punti vendita Box Office Toscana (www.boxofficetoscana.it/punti-vendita) e online su www.ticketone.it.
“Atto Zero” contiene il brano “Rosso di Rabbia” che Anastasio ha presentato sul palco del Teatro Ariston, di cui è autore del testo, con la musica di Marco Azara, Luciano Serventi e Stefano Tartaglini e la produzione a cura di Danny the Cool & Stabber.
“Atto Zero” racconta la contemporaneità di un ventiduenne che si pone delle domande esistenziali, analizzate da angolazioni diverse, esplorando la gamma dei sentimenti umani.
Brani la cui intenzione è quella di stimolare l’ascoltatore a guardare le cose da un’altra prospettiva. Ma c’è spazio anche per le intricate metafore che lo hanno reso una delle penne più interessanti del momento, tant’è che l’episodio che più rappresenta il concept (nascosto) del progetto è “Il Sabotatore”, brano scritto come un flusso di (in)coscienza che descrive il momento in cui l’ispirazione si impossessa di un artista.
Le tematiche affrontate dai vari brani spaziano tra la realtà e la fiction, tra i voli pindarici e la concretezza. Da “Cronache di gioventù metese”, ispirata alla sua crescita nella provincia sorrentina, a “Narciso” che racconta il momento dell’assentarsi da se stessi.
Non mancano gli exploit a cui Anastasio ci ha abituato, come “Il fattaccio del Vicolo del Moro”, liberamente ispirato all’opera “Er fattaccio” del 1911 del poeta Amerigo Giuliani, e momenti più ironici e leggeri, come “Il giro di Do”.
“Atto Zero”, insomma, è un album in grado di rappresentare tutte le varie anime di un rapper complesso e sfaccettato come Anastasio, coniugandole con un sound contemporaneo ma lontano anni luce dalle mode del momento.
Marco Anastasio, classe 1997, non ama parlare di sé. Preferisce scrivere ciò che pensa e tirarlo fuori con l’urgenza del periodo in cui viviamo attraverso una scrittura originale, fatta di energia e rime, che rappresenta un unicum della scena italiana. Il suo primo singolo La fine del mondo, prodotto da Don Joe, ha già conquistato il disco di platino, debuttando al 1° posto su iTunes, Apple Music e Spotify e al 1° posto della classifica Fimi/Gfk. Fa parte dell’omonimo EP pubblicato a dicembre 2018 per Sony Music, che contiene anche i brani Ho lasciato le chiavi, Generale, Un adolescente, Autunno (feat. Bowland) e Costellazioni di Kekab. A febbraio 2019 ha pubblicato il singolo inedito Correre, presentato sul palco del Festival di Sanremo. È in gara a Sanremo 2020 con il brano Rosso di rabbia.