Identificati gli autori delle due rapine di via Aretina. Carabinieri fermano due nordafricani.

Nella tarda serata dello scorso 11 febbraio, in via Aretina, si erano verificate due violente aggressioni a scopo di rapina, entrambe perpetrate da due persone ai danni di altrettanti cittadini marocchini: la prima, intorno alle 21:40, ai danni di un cittadino marocchino cl. 1991 il quale, mentre era intento a mangiare e bere una birra davanti ad un negozio kebab, era stato avvicinato da due uomini che gli avevano strappato la bottiglia di mano, colpendolo con la stessa alla testa, attingendolo con una serie di violenti colpi al torace, per poi sottrargli il portafoglio, lo smartphone, un cappellino tipo baseball e una bicicletta; nella circostanza il ferito, grondante di sangue, era stato trasportato dal 118 all’ospedale Santa Maria Annunziata di Bagno a Ripoli ed ivi ricoverato con prognosi riservata per frattura della volta parietale con avvallamento e contusioni multiple; la seconda, pochi minuti più tardi, alle 22.00 circa, ai danni di un giovane marocchino cl. 2001, il quale, dopo aver imboccato il sottopasso ferroviario, nei pressi del civico 307, incrociava gli stessi due uomini che si erano nascosti a seguito del precedente fatto, i quali iniziavano a colpirlo con calci e pugni, rompendo gli occhiali da vista che indossava, strappandogli dal collo una catenina in oro e sottraendogli inoltre, un ipod, un paio di cuffie nonché la somma contante di 10 euro.
A seguito di tali gravi fatti reato, sin da subito i Carabinieri della Stazione di Firenze Rovezzano avviavano serrate indagini finalizzate ad indentificarne gli autori, focalizzando l’attenzione su un gruppo ristretto di sospettati, dediti ai furti e allo spaccio di stupefacenti, già noti ai militari dell’Arma.
Partendo da questi sospettati, i carabinieri di Rovezzano hanno sottoposto un fascicolo fotografico alla visione della più giovane delle due vittime, che non era ricorsa a cura mediche, la quale riconosceva senza ombra di dubbio i due aggressori, confermando così l’ipotesi investigativa elaborata.
L’attività dei militari è cosi proseguita su due fronti: da un lato venivano avviate le ricerche dei due i quali, senza una fissa dimora, avrebbero potuto ben preso allontanarsi da Firenze; dall’altro, venivano effettuati ulteriori accertamenti finalizzati ad addebitare ai due, già identificati, anche la prima rapina. Sotto questo fronte, anche la seconda vittima, raggiunta in ospedale, ancorché malconcia, riconosceva nelle foto visionate i due aggressori.
Quindi i militari, avuto accesso ad uno stabile abbandonato ubicato tra via Aretina e via della ripa, vi hanno rintracciato i due ricercati K.A. marocchino cl. 98 e M.B.M. tunisino cl. 92; gli stessi, sottoposti ad immediata perquisizione personale, venivano in trovati in possesso di parte delle refurtiva: uno smartphone e un Ipod, riconosciuti come propri dalle vittime, nonché due confezioni in cellophane contenenti sostanza stupefacente del tipo cocaina per un peso complessivo di gr. 1,5, oggetto di sequestro amministrativo.
I due, stanti i gravi indizi di reato e il pericolo di fuga, sono stati sottoposti a fermo d’iniziativa e condotti presso il carcere di Sollicciano. Su di loro gravano le accuse di duplice rapina in concorso e tentato omicidio, atteso che le lesioni causate alla prima vittima, come dichiarato dei medici, avrebbero potuto determinarne la morte.

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ultimo aggiornamento: 21-02-2020


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