E’ stato pubblicato ieri sul Burt, il Bollettino ufficiale della Regione Toscana, e resterà aperto fino al 14 febbraio, il bando rivolto ai giovani che vogliono fare servizio civile nei pronto soccorso degli ospedali toscani: 130 posti, nelle aziende sanitarie e ospedaliere, per una durata di 12 mesi.

Il bando è stato illustrato stamani dall’assessore al diritto alla salute Stefania Saccardi, nel corso di una conferenza stampa. “Lo scorso ottobre – ha ricordato l’assessore – abbiamo varato con una delibera il Piano di azioni per migliorare l’esperienza di pazienti e parenti nei pronto soccorso. Tra queste azioni rientra, appunto, anche la presenza di “accompagnatori”, ragazzi del servizio civile che potranno affiancare il personale dell’accoglienza, soprattutto nei confronti dei pazienti più fragili, per dare informazioni, sostegno e orientamento. La Toscana è la prima Regione a fare una cosa del genere. Per molti cittadini, il pronto soccorso è la porta di accesso all’ospedale, svolge una funzione di rassicurazione e aumenta la fiducia nei confronti dell’intero servizio sanitario”.

Il bando si inserisce tra le opportunità promosse da Giovanisì, il progetto della Regione Toscana per l’autonomia dei giovani, ed è finanziato dalla Regione con il POR FSE 2014-2020 per 735.000 euro. Ai giovani in servizio civile spetta un assegno mensile di 433 euro. L’avviso è pubblicato ai seguenti indirizzi:

www.regione.toscana.it/servizio-civile

giovanisi.it/servizio-civile

Si potrà trovare anche sul Burt, il Bollettino Ufficiale della Regione Toscana, numero 3, parte III, del 15 gennaio 2020.

I giovani interessati, e in possesso dei requisiti richiesti, potranno presentare domanda, esclusivamente on line, alle aziende sanitarie e ospedaliere. Questi i requisiti necessari: essere residenti in Toscana, o domiciliati per motivi di studio propri o di lavoro di almeno uno dei genitori; avere età compresa tra 18 e 29 anni; essere disoccupati; essere in possesso di idoneità fisica; non aver riportato condanne penali. La valutazione di idoneità dei candidati verrà effettuata da un’apposita commissione istituita in ciascuna azienda.

Con questo progetto, si vogliono potenziare i servizi di accoglienza e informazione a pazienti e familiari che arrivano nei pronto soccorso degli ospedali toscani; in particolare, supportare gli operatori sanitari nella fase di accoglienza e accompagnamento dei pazienti e dei loro parenti durante tutto il percorso assistenziale; offrire un servizio di prima accoglienza, informativa e di orientamento all’utente, prevalentemente fragile, che arriva al PS, attraverso un’informazione chiara, e anche con la distribuzione e raccolta di questionari di gradimento.

Il progetto regionale “Servizio civile nei pronto soccorso toscani” è rivolto alle Aziende sanitarie toscane che gestiscono i 38 Pronto soccorso degli ospedali, e che sono anche enti iscritti all’albo degli enti del servizio civile regionale. Per l’avvio di questo servizio, la Regione destina la somma di 735.000 euro, per complessivi 130 posti, che saranno ripartiti tra le Aziende sanitarie in base a criteri che tengano conto del numero dei pronto soccorso all’interno dei presidi ospedalieri  di ciascuna Azienda, delle loro dimensioni e del numero di accessi.

Questa la suddivisione dei 130 posti tra le varie Aziende:

  • Azienda Usl Toscana Centro: 28 posti
  • Azienda Usl Nord Ovest: 38 posti
  • Azienda Usl Sud Est: 30 posti
  • Azienda Ospedaliero Universitaria Careggi: 16 posti
  • Azienda Ospedaliero Universitaria Meyer: 2 posti
  • Azienda Ospedaliero Universitaria Pisana: 12 posti
  • Azienda Ospedaliero Universitaria Senese: 4 posti

Ai giovani del servizio civile che verrano selezionati per il progetto, le Aziende dovranno offrire, entro e non oltre i primi tre mesi dell’avvio del progetto (che dura complessivamente 12 mesi), i seguenti corsi di formazione: utilizzo dei defibrillatori (es. BLSD); sicurezza nei luoghi di lavoro; organizzazione dell’ente e del sistema sanitario regionale (durata minima 3 ore); privacy e trattamento dati (durata minima 3 ore); PASS, Percorsi Assistenziali per i Soggetti con bisogni Speciali (durata minima 3 ore); gestione delle relazioni e dei conflitti (durata minima 3 ore); corso sull’accoglienza, articolato in un modulo base della durata minima di 3 ore, che potrà essere sviluppato e ampliato anche nei successivi mesi di servizio; corso sulla DGR 806/2017, con particolare riferimento alla riforma organizzativa dei Pronto soccorso della Toscana.

Inoltre Regione Toscana, in collaborazione con il Centro di Ascolto Regionale, potrà organizzare una giornata formativa sull’accoglienza, alla quale le Aziende sanitarie toscane che aderiscono al progetto dovranno far partecipare i giovani selezionati.

L’attenzione e l’ascolto attivo da parte dei giovani del servizio civile potranno essere utili anche per costruire una mappatura dei bisogni della popolazione che arriva al pronto soccorso, e costruire di conseguenza le risposte più appropriate; e anche per favorire il contenimento del fenomeno delle aggressioni al personale sanitario, che sono in costante aumento e rappresentano un problema oggettivo.

Per tutta la durata del bando, ci sarà anche una campagna social su Facebook e Instagram, con un video visibile anche a questi due indirizzi:

www.regione.toscana.it/servizio-civile

giovanisi.it/servizio-civile

TAG:
pronto soccorso servizio civile

ultimo aggiornamento: 16-01-2020


Endometriosi, percorso diagnostico terapeutico per le pazienti. Approvata mozione Sì Toscana a Sinistra

Cancro al polmone, Ispro in prima fila nella prevenzione: coordinerà il progetto pilota di screening