“La riforma sanitaria fortemente voluta, nel 2015 dal Pd-afferma Elisa Montemagni, Capogruppo in Consiglio regionale della Lega-è stata un clamoroso e dannoso buco nell’acqua per tutti i toscani; meno servizi, minore efficienza e spese per la deleteria burocrazia immutate, se non addirittura in crescita.” “La sanità targata Pd-prosegue il Consigliere-si è, purtroppo, via via allontanata dai territori e gli amministratori locali contano sempre meno in questo delicato settore.” “Da parte nostra-precisa l’esponente leghista-abbiamo sempre auspicato, ad esempio, la riapertura di quei presidi sanitari, tristemente chiusi nelle aree montane e nei comuni di piccole dimensioni, puntando altresì a potenziare, nel  contempo ed in generale il personale medico ed infermieristico.” “Nel dicembre di cinque anni fa-sottolinea Montemagni-l’attuale candidato alla Presidenza della Regione, Eugenio Giani, ha strenuamente difeso la citata riforma, votandola convintamente.” “Ora, invece-insiste la rappresentante del Carroccio-la critica apertamente, dicendo che bisognerà modificarla; con questo atteggiamento bifronte si rende assai poco credibile, anche se la voglia d’ingraziarsi la Sinistra è talmente forte che ci si può anche pentire di quanto fatto in precedenza…” “Insomma-conclude Elisa Montemagni-per cinque anni, Giani ha fatto, alternativamente, il Consigliere “paletta” della maggioranza ed il taglia nastri; il suo dietrofront sulla Sanità conferma, quindi, pienamente come fossero azzeccate le parole di una nota canzone:” Come si cambia per non morire…”

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ultimo aggiornamento: 15-01-2020


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