Uffizi da record nel periodo natalizio. Sfiorate le 280 presenze. l’atmosfera natalizia e il periodo di vacanze ha portato un maggior afflusso alle Gallerie degli Uffizi e alla Galleria dell’Accademia. Nel periodo delle vacanze natalizie, dal 23 dicembre scorso al 6 gennaio, i visitatori dei due complessi museali hanno sfiorato le 280mila presenze. 279.791, per l’esattezza, il numero totale: 61.440 all’Accademia; 218.351 tra Uffizi, Pitti e Boboli, che, insieme, sono cresciuti di quasi un terzo rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.
L’aumento di ingressi registrato alle Gallerie degli Uffizi è di 28,1%, cioè 47.873 in più rispetto alle feste natalizie 2018-19 (quando si erano raggiunte 170.478 presenze). A trainare il risultato da record, oltre ad un ottimo andamento del flusso di visite in tutti e tre i luoghi del complesso (basti pensare che in occasione delle aperture prolungate di sera, agli Uffizi, si sono sempre superati i 10mila biglietti al giorno) sono state alcune giornate di queste vacanze, a partire dai primi tre giorni del nuovo anno.
Dall’1 al 3 gennaio l’incremento delle presenze è infatti più che raddoppiato rispetto al 2019. 43.092 ingressi tra Uffizi, Palazzo Pitti e il giardino di Boboli, il 139,6% in più, con una crescita di 25.105 visitatori a confronto con lo scorso anno (Uffizi 21.761, +83,6% rispetto agli 11.852 del 2019; Palazzo Pitti 7.440, +197,6% rispetto ai 2.500 del 2019; Giardino di Boboli 13.891, +282,1% rispetto ai 3.636 del 2019).
Numeri davvero alti anche per la prima domenica del mese con la consueta entrata gratuita. In questo caso l’aumento è stato del 91,6%, +13.129 visitatori, pari in termini assoluti a 27.457 ingressi. Con una novità: per la prima volta, Palazzo Pitti ha superato gli Uffizi per numero di presenze (Palazzo Pitti 9.792, +141,2% rispetto ai 4.059 del 2019; Uffizi 7.390, +21,9% rispetto ai 6.065 del 2019; Giardino di Boboli 27.457, +91,6% rispetto ai 14.328 del 2019).
Il direttore degli Uffizi Eike Schmidt è molto soddisfatto del boom natalizio: “Abbiamo raggiunto questo record grazie alle numerose aperture straordinarie, sia di lunedì che di sera, studiate appositamente per questo speciale periodo dell’anno e grazie alla ricca offerta culturale tra nuove sale e grandi mostre – commenta –In questo modo, la presenza dei visitatori è stata distribuita lungo tutto l’arco della giornata diminuendo l’affollamento. Non soltanto i nostri capolavori sono stati visti da un maggior numero di persone che si trovavano a Firenze per le feste, ma è stata anche offerta una visita qualitativamente migliore, libera dallo stress della chiusura pomeridiana. E non dimentichiamo la magia e la quiete delle ore serali dentro al museo”.