‘Patrimonio culturale: un bene universale da conoscere, tutelare, conservare e valorizzare. Il contributo dei Caschi blu della cultura’.

È questo il titolo del vonvegno organizzato dal Conservatorio Santimissima Annunziata in collaborazione con l’Unesco, in programma il prossimo venerdì 17 egganio alle 9.30, nella sala del Cenacolo degli Agostiniani, in Via dei Neri a Empoli.

 L’iniziativa gode del patrocinio del Consiglio regionale della Toscana, dell’Unione dei Comuni Circondario Empolese Valdelsa e del Comune di Empoli.

La mattinata sarà aperta dai saluti istituzionali dell’amministrazione comunale da parte dell’assessore alla cultura Giulia Terreni, quindi interverrà la dirigente scolastico dell’istituto Santissima Annunziata, la professoressa Anna Maria Zalli, e del presidente del Club UNESCO di Vinci Paolo Sani.
Numerosi gli interventi previsti: il dottor Carlo Francini, funzionario del Comune di Firenze, in veste di responsabile dell’ufficio UNESCO, illustrerà agli studenti le azioni intraprese dall’agenzia e accennerà al progetto UNITED 4 HERITAGE e all’impegno dei Caschi blu della cultura.
Interverrà anche il maggiore Lanfranco Disibio, comandante del Nucleo Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale di Firenze, collegandosi alla task force dei Caschi blu con l’obiettivo di far conoscere all’auditorio quello che il corpo fa da decenni sul territorio nazionale e anche internazionale.
Quindi sarà la volta della dottoressa Elena Amodei, tra le organizzatrici del Salone del Restauro, che parlerà di conservazione del patrimonio.
In conclusione un breve intervento del professor Matteo Batistini, docente della scuola empolese, che illustrerà un lavoro di rilievo architettonico che sta portando avanti con gli studenti e che ha come oggetto una cappella in stato di abbandono che si trova all’interno del complesso scolastico che si trova fra Piazza Matteotti e Via Chiara.
Infine la professoressa Giulia Ranfani concluderà illustrando il progetto che la Santissima Annunziata ha intenzione di intraprendere proprio a partire da questo convegno.  

Caschi blu  della cultura – L’Italia svolge un ruolo di rilievo nella tutela del patrimonio culturale situato in zone di guerra o colpite da calamità naturali. Nel 2016, nell’ambito della nuova Strategia per il rafforzamento della protezione del patrimonio culturale in zone di guerra e della campagna Unite4Heritage, il governo italiano e l’Unesco hanno siglato un memorandum d’intesa per la creazione di una task force di sessanta unità – i cosiddetti Caschi blu della cultura – composta da carabinieri, storici dell’arte, studiosi e restauratori, pronti a intervenire per salvaguardare il patrimonio culturale in zone di crisi.

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caschi blu cultura Empoli patrimonio artistico

ultimo aggiornamento: 10-01-2020


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