Uccisa dal fumo che aveva invaso la sua camera da letto in mansarda. E’ quanto emerso, oggi, dall’autopsia eseguita dal medico legale dottor Stefano Pierotti, incaricato dal pm della Procura di Lucca dottor Salvatore Giannino per la tragica vicenda della 14enne, Giulia Salotti, morta nell’incendio divampato nella sua casa a Borgo a Mozzano, nella valle del Serchio, lo scorso 22 gennaio. La ragazzina si era nascosta, impaurita, sotto al letto, avvolta in una coperta, chiamando al telefono lo zio, chiedendogli aiuto, e spirando quando le fiamme hanno consumato l’ossigeno. Il babbo, architetto e insegnante di arte, aveva provato a salvarla, ma era rimasto gravemente ustionato tanto da essere ricoverato a Cisanello. La mamma, nel tragitto da Lucca al luogo dell’incendio, dove si è precipitata appena saputo cosa era successo, invece, è rimasta ferita in un incidente. A ucciderla, quindi, secondo quanto appurato dall’anatomopatologo, sono sate le esalazioni tossiche sprigionate dal rogo che ha avvolto la casa. In attesa del nulla osta da parte del pubblico ministero per la restituzione della salma alla famiglia, nel paese di Borgo a Mozzano,nel giorno delle esequie, sarà lutto cittadino


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