I cambiamenti climatici contribuiscono a rendere peggiore la qualità dell’aria. Emergenza inquinamento anche a Viareggio dove il Comune è stato costretto ad emettere un’ordinanza a causa del boom della presenza di polveri sottili nell’aria. Ma Viareggio non è certo un’eccezione. Nella Piana di Lucca, nonostante le ordinanza di limitazione all’utilizzo di camini e alla circolazione delle auto la qualità dell’aria continua ad essere pessima. A pesare sui livelli di inquinamento è l’alta pressione che staziona sulle regioni del nord con l’ultimo mese di dicembre che è risultato il secondo più caldo dal 1800. E’ quanto afferma Coldiretti Lucca sulla base dei dati Isac Cnr, in relazione al nuovo allarme inquinamento che sta coinvolgendo molte città della provincia di Lucca. A favorire lo smog nelle città è proprio l’effetto combinato dei cambiamenti climatici, del traffico e della ridotta disponibilità di spazi verdi che concorrono a combattere le polveri sottili e gli inquinanti gassosi. “Il mese di dicembre – spiega Andrea Elmi, Presidente Coldiretti Lucca – ha fatto registrare in Italia una temperatura superiore addirittura di 1,9 gradi rispetto alla media del periodo di riferimento 1981-2010 con effetti rilevanti sull’ambiente dove sono stati sconvolti i normali cicli stagionali. La natura ha vissuto una stagione di shock senza precedenti. L’eccezionalità degli eventi atmosferici è ormai diventata la norma anche nel nostro paese tanto che siamo di fronte ad una evidente tendenza alla tropicalizzazione che si manifesta con una più elevata frequenza di eventi estremi con sfasamenti stagionali e territoriali, precipitazioni brevi ed intense ed il rapido passaggio dal sole al maltempo. La Versilia, anche recentemente, ha pagato il prezzo di questi cambiamenti”. Secondo Coldiretti non si può continuare a rincorrere le emergenze, ma bisogna intervenire in modo strutturale favorendo nelle città la diffusione del verde pubblico e privato: “può apparire una ricetta banale – spiega ancora Elmi – ma una pianta adulta è capace di catturare dall’aria dai 100 ai 250 grammi di polveri sottili e un ettaro di piante elimina circa 20 chili di polveri e smog in un anno. E’ questa la strada che dobbiamo percorrere”.

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ultimo aggiornamento: 10-01-2020


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