“Una tragedia. Non c’è nessun altro termine per commentare quello che è successo ad Altopascio. Se venisse confermata la prima ricostruzione, secondo la quale il quarantenne brasiliano adesso in fin di vita si sarebbe dato fuoco dopo aver ricevuto un’ordinanza di sfratto esecutivo, alla commozione andrebbe immediatamente unita la riflessione. Una riflessione sulla capacità della nostra società di rispondere ai bisogni dei suoi cittadini più fragili, il cui numero purtroppo continua a crescere a causa delle condizioni di precarietà economica che non accennano a migliorare”. Così il presidente delle Acli Toscana, Giacomo Martelli, sulla vicenda di Altopascio, dove un giovane uomo brasiliano si sarebbe dato fuoco all’interno del proprio appartamento, dopo aver ricevuto un’ordinanza di sfratto esecutivo da parte di un ufficiale giudiziario.

“E’ inaccettabile che in una delle economie più avanzate del mondo, perché ancora questa è l’Italia, una persona arrivi a darsi fuoco: è il segno di un cortocircuito, dell’incapacità di proteggere le vittime della povertà e dell’emarginazione. Questo gesto estremo è il segno di un fallimento della nostra società e della necessità immediata di un ripensamento dei meccanismi di tutela dei suoi cittadini più deboli”.

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ultimo aggiornamento: 14-01-2020


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