Ieri pomeriggio, con inizio alle ore 14.30, la “Squadra Interforze”, coordinata da personale della Polizia di Stato della Questura di Prato e composta da personale della Guardia di Finanza, della
locale Polizia Municipale, dell’Ispettorato Territoriale del Lavoro, dell’A.S.L., dell’ALIA Servizi Ambientali ha effettuato il controllo di una ditta di confezioni sita a Prato, in località Le Lastre-Coiano.
All’interno dell’azienda venivano identificati, oltre alla quarantenne titolare cinese, regolarmente soggiornante e residente a Prato, anche 9 lavoratori di nazionalità cinese, di cui 7, sprovvisti di
documenti validi per l’identificazione, risultavano clandestini. Condotti in Questura, sei di questi, tre uomini e tre donne, venivano denunciati in stato di libertà per il reato di ingresso e
soggiorno illegale nello Stato Italiano mentre il quarto uomo clandestino, un trentaseienne cinese,
risultava sotto altro alias identificativo già destinatario di un ordine di espulsione dal T.N., venendo
pertanto denunciato in stato di libertà per l’inosservanza di tale provvedimento.
Le tre clandestine cinesi saranno accompagnate nel pomeriggio odierno presso il C.P.R. di Roma,
mentre gli uomini irregolari sono stati raggiunti da un provvedimento di espulsione dal T.N.
La quarantenne titolare della confezione veniva tratta in arresto per il reato di sfruttamento della
manodopera clandestina, ai sensi dell’art. 22 comma 12° del T.U. Immigrazione.
Le verifiche documentali sulla ditta portavano inoltre ad accertare l’assenza di regolare contratto
di lavoro per 8 degli operai impiegati, determinandosi la comminazione di una sanzione pecuniaria
per complessivi 40.000 euro, con contestuale sospensione coattiva dell’attività.
Venivano altresì elevate sanzioni amministrative per il sovraffollamento della vicina abitazione
della titolare della ditta, ove la stessa ospitava i suoi operai, utilizzando un numero di posti letto
superiore a quanto consentito dalle normative urbanistiche vigenti.
Riscontrata anche l’irregolare tenuta dei registri di carico e scarico dei rifiuti speciali prodotti, la
titolare veniva inoltre deferita all’Autorità Giudiziaria per reati in materia sanitaria, legati alle
scarse condizioni igieniche del locali della ditta e della predetta abitazione.
Ulteriori specifici controlli, anche di natura fiscale, sono stati compiuti da tutti i qualificati enti
partecipanti al servizio, ciascuno per gli aspetti di propria specifica competenza, che potrebbero
produrre eventuali ulteriori risultati sanzionatori in un momento successivo.
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ultimo aggiornamento: 09-01-2020