Decine e decine di rifiuti abbandonati di tipo RAEE (rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche), costituiti da condizionatori, frigoriferi, lavatrici ed elettrodomestici in generale. È lo scenario, apocalittico, che si sono trovati davanti gli agenti della Polizia Municipale di Altopascio, quando si sono recati in via Capocavallo a Badia Pozzeveri per effettuare un accertamento volto al contrasto dell’abbandono dei rifiuti sul territorio. Una scia di rifiuti speciali, così come vengono classificati i RAEE, dislocati in più punti della strada per centinaia di metri, segno che chi ce l’ha portati ha usato quello spazio più e più volte.
“Grazie a una approfondita ispezione del materiale abbandonato – spiega il comandante della Polizia Municipale, Italo Pellegrini -, siamo riusciti a trovare un bel po’ di documentazione riconducibile a una nota catena di distribuzione di elettrodomestici, all’interno della quale veniva indicato il vettore addetto alla consegna dei prodotti nuovi e al ritiro dell’usato dismesso. Si tratta di una ditta di autotrasporti di Firenze, iscritta all’albo dei gestori ambientali, che, verosimilmente, ha trovato conveniente disfarsi dei rifiuti raccolti abbandonandoli sul suolo pubblico anziché conferirli in discarica”.
Ora la ditta dovrà spiegare all’Autorità Giudiziaria i motivi di questa condotta così incivile e dannosa per l’ambiente e per la collettività: la condanna comporterebbe una multa di 26mila euro e due anni di arresto.
“È incredibile come qualcuno possa agire sentendosi al di sopra della legge – commentano il sindaco Sara D’Ambrosio e l’assessore all’ambiente Daniel Toci -. Altopascio non è terra di nessuno e lo dimostriamo quotidianamente, con i tanti interventi di prevenzione e contrasto all’abbandono rifiuti. Noi non ci fermiamo, chi disperde rifiuti nell’ambiente – siano essi sacchi o, peggio ancora, materiali ingombranti o rifiuti speciali – deve essere identificato e punito. Il lavoro è continuo e possiamo portarlo avanti grazie al lavoro della Polizia Municipale e alle segnalazioni dei cittadini. Il coinvolgimento diretto delle persone è il modo migliore per arginare e isolare chi porta avanti pratiche incivili che danneggiano l’ambiente e quindi tutti noi. La nostra è una battaglia ambientale, ma anche di equità e giustizia nei confronti di tutti coloro che, onestamente, pagano le tasse e conferiscono i rifiuti in modo corretto”.