In seguito alla perquisizione operata di iniziativa dagli investigatori della Squadra Mobile della Questura di Lucca in un’abitazione di Viareggio, al quartiere Migliarina, sono state rinvenute numerose armi da sparo non denunciate.

Le armi non presentavano la necessaria indicazione della potenza di fuoco, che deve essere inferiore ai 7,5 joule.

Sono state così sequestrate 6 carabine e 5 pistole ad aria compressa. Tutte provengono dal mercato sloveno e tutte avrebbero potuto essere utilizzate, grazie ad una semplice modifica, per un potenza di fuoco superiore a quella consentita.

Anche le 104 cartucce sequestrate presentavano lo stesso potenziale.

Due delle pistole rinvenute mancavano inoltre della necessaria punzonatura del banco di prova e sono da considerarsi clandestine.

L’indagine ha documentato che le armi sono state reperite sul mercato sloveno e acquistate su internet.

È questa la nuova frontiera per gli appassionati che non si accontentano della solita arma da soft air in commercio in Italia.

La detenzione delle armi in questione tuttavia costituisce reato e il loro proprietario, un viareggino del 64, disoccupato ( aveva un negozio di alimentari ), è stato denunciato alla Procura della Repubblica di Lucca per detenzione di armi clandestine. Il reato, punito ai sensi della legge 110 del 1975, prevede la pena da sei mesi fino a tre anni di reclusione e multe salate.

Il denunciato inoltre deteneva, regolarmente, sei armi comuni da sparo che sono state ritirate dall’Ufficio Armi del Commissariato PS di Viareggio in via cautelare, ai sensi del Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza


80enne scomparsa, ricerche in Arno e nello scolmatore

Carnevale di Viareggio 2020, vertice in Prefettura: varato il piano sicurezza