E’ stato trovato in camera da letto, nella mansarda, il cadavere di Giulia Salotti, la ragazza di 14 anni morta nell’incendio della sua casa a Borgo a Mozzano la notte scorsa. “Zio, corri: sta bruciando la casa”, queste la parole della giovane vittima al telefono con lo zio Angelo, che come il padre nulla ha potuto fare per salvarla: le fiamme erano divampate in pochissimo tempo, avvolgendo tutto e impedendo l’accesso all’interno.

Secondo le prime ricostruzioni di vigili del fuoco e carabinieri, potrebbero essere partite dal pianterreno, dal caminetto. Sempre secondo quanto si apprende, il padre, un operaio di 49 anni, appena resosi conto del fuoco ha chiamato i soccorsi e ha tentato di raggiungere la stanza della figlia, ma fumo e calore elevato glielo hanno impedito, rimanendo lui stesso ustionato al volto e agli arti. Carabinieri della stazione locale sono arrivati presto sul posto ma il rogo, che ha distrutto arredi e suppellettili, impediva l’accesso. Gli stessi vigili del fuoco sono entrati nella casa solo usando autorespiratori.
Oltre al sequestro dell’immobile, che è stato dichiarato inagibile, la procura di Lucca ha anche disposto l’autopsia sulla 14enne. I vigili del fuoco sono stati incaricati di predisporre una relazione tecnica per individuare le cause delle fiamme. La ragazza era una studentessa che frequentava il primo anno delle superiori. Il padre è stato portato per le ustioni al pronto soccorso dell’ospedale di Lucca e non è in pericolo di vita.

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ultimo aggiornamento: 22-01-2020


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