Un’interrogazione in merito alla crisi idrica in Toscana e al progetto dell’“autostrada dell’acqua” è stata presentata dai consiglieri regionali Monica Pecori (Gruppo Misto-Tpt) e Tommaso Fattori (Sì-Toscana a Sinistra). Nell’atto si ricorda che l’assessore regionale all’Ambiente, Federica Fratoni, aveva garantito che una risposta strutturale al problema della crisi idrica sarebbe arrivata con l’intervento denominato “autostrada dell’acqua” della Lunigiana e della Versilia, fino all’interconnessione con i sistemi livornesi e pisani, ma che non ci sono notizie a riguardo. Da qui la domanda su quale sia lo stato di avanzamento del progetto denominato “autostrada dell’acqua”, se il bando di gara di Gaia per l’acquedotto di Fosdinovo sia riconducibile al progetto e, se sì, sulla base di quale documentazione si possa fare tale affermazione.
Partendo dall’espressione “autostrada dell’acqua”, l’assessore Fratoni ha ricordato che l’intervento ha come obiettivo di “individuare la maggiore quantità possibile di risorse idriche disponibili per l’approvvigionamento delle varie aree servite, e interconnetterle tra loro”. “Ad oggi l’intervento non è finanziato”, ha sottolineato l’assessore, anche se Gaia sta portando avanti alcune misure in area Apuo-versiliese e nella Lunigiana.
“Ringrazio per la risposta, ma non sono soddisfatta”, ha dichiaratoMonica Pecori: “Rimane il dubbio che l’autostrada dell’acqua possa stravolgere la proposta di legge del gruppo Sì-Toscana a Sinistra e da me sottoscritta, che garantisce l’approvvigionamento per bacino idrografico”.